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16 gennaio 2024

La perversa scarsa fantasia della Fornero

Elsa Fornero fu ministro del lavoro nel governo Monti che passerà alla storia per lacrime di coccodrillo sulla sorte dei lavoratori che pensavano di essere vicini alla pensione e furono buttati nel girone infernale degli Esodati.

Unita a Monti dalla diffusa condanna bipartisan, per qualche anno ne perdemmo le tracce, per essere poi riesumata in occasione del Conte1 per ostacolare i progetti della Lega di Salvini e quindi, di nuovo in ibernazione con il Conte2 e Draghi, governi a traino cattocomunista, nuovamente invitata nei cicalecci radiotelevisivi per danneggiare il Governo Meloni.

A me pare che, però, la Fornero danneggi solo se stessa e la sua parte politica, come con l'ultimo articolo del Corriere, che le ha improvvidamente dato spazio, con il quale auspica una patrimoniale sugli immobili.

Questa della tassazione patrimoniale è una perversione che attraversa tutti i cattocomunisti, una volontà punitiva nei confronti della proprietà privata che dimostra solo ignoranza e cattiveria o, forse, una totale sudditanza alle esigenze delle multinazionali espressione delle consorterie finanziarie ed affaristiche che pensano di usare le tasse e le leggi europee per espropriare noi Italiani dei nostri beni (vedi anche alla voce balneari, ambulanti, mobilità ...).

Ma per quanto perversa, la fantasia della Fornero è scarsa, perchè la patrimoniale sugli immobili c'è già, come c'è già una patrimoniale, sotto diverse forme, su tutti i redditi finanziari.

Così, a memoria, elenco:

- Imu sulle seconde case e anche le prime di "lusso";

- Tari legata agli immobili e non al consumo (cioè alla produzione effettiva dei rifiuti);

- tassa sui risparmi del 26% (titoli di stato al 12,50%)

- imposta di bollo sui depositi

- tassa sulle compravendite azionarie

- bollo auto

- canone rai pudicamente presentato come tassa sugli apparecchi televisivi

- tassa sui fondi comuni e anche quelli pensionistici (grazie Renzi che le ha aumentate!)

- tassa sui guadagni di borsa.

Mi sembra che, delle due, si dovrebbe pensare di abolire queste tasse, perchè gravano su beni già spolpati dall'intervento a monte di un voracissimo fisco.

In particolare le tasse sugli immobili, che la Fornero vorrebbe evidentemente aumentare ed estendere anche alle prime case di abitazione degli Italiani, visto che già esiste con l'Imu per tutti gli altri immobili, sono già inflitte su beni che per il proprietario rappresentano dei costi e non dei ricavi e in quanto tali andrebbero non tassati, ma poste in una apposita voce di deduzione/detrazione per compensare il proprietario dei costi che sopporta per la manutenzione e il decoro dell'immobile.

C'è già, infatti, la tassa sul ricavo da locazione che rappresenta l'unica rendita effettiva di un prorpietario di immobile, ovviamente per chi lo concede in locazione, perchè ad abitarci, come a tenere a disposizione un appartamento in montagna e/o al mare, non comporta alcun ricavo, ma solo costi di manutenzione.

Io continuo a domandarmi, con che faccia costei si presenta ancora scrivendo articoli, partecipando a trasmissioni radiotelevisive, ma, soprattutto, mi domando che faccia ben peggiore abbiano coloro che la invitano e la pubblicano.

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