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11 gennaio 2024

La questione capilista alle europee

Mentre i cattocomunisti, eredi di Marx, Lenin, Stalin e dell'Inquisizione, vogliono impedire il diritto di opinione ai presunti eredi del Fascismo, conservando però il diritto ad esprimere la loro facendo finta di non avere loro stessi un passato anche peggiore, il mondo va avanti.

E il Governo Meloni si consolida in uno con i buoni risultati che emergono da tutte le rilevazioni economiche, al punto che persino una banca d'affari non particolarmente amica del Centro Destra, la Goldman Sachs, consiglia l'acquisto dei titoli di stato italiani, considerati solidi e a basso rischio.

Parallelamente si scaldano i motori per le prossime tornate elettorali, con la solita sfarinatura di votazioni che, per quanto necessarie, con il loro frazionamento in più periodi, favoriscono l'instabilità grazie ad uno zero virgola che si sposta da una parte all'altra.

La Sardegna sembra essere un campo di battaglia in ambedue gli schieramenti, con i cattocomunisti che appoggiano un candidato grillino, ma subiscono la defezione del loro antico presidente che sembra voler correre per conto suo, mentre il Centro Destra si divide tra il presidente uscente sostenuto dalla Lega e il candidato proposto da Fratelli d'Italia.

Non mi interessa quello che farà la sinistra, ma non potrei perdonare (per quello che vale ...) se il Centro Destra si presentasse diviso per mere questioni personalistiche, regalando la Sardegna ai cattocomunisti, addirittura con un candidato grillino che sarebbe il primo presidente di regione dei 5 stelle !, così come ha regalato Verona (dico: Verona !!!) ai cattocomunisti nonostante le due liste di Centro Destra, presentatesi divise per ragioni personali, avessero ottenuto oltre il 60% dei voti complessivi.

Ma ci saranno a giugno anche le elezioni europee e il punto in discussione è: chi saranno i capilista ?

Ancora una volta, non mi interessa quello che faranno i cattocomunisti che, comunque, presumibilmente, offriranno la mela avvelenata alla Schlein con il retropensiero di liberarsene al più presto, mentre mi interessa e molto quelle che saranno le scelte del Centro Destra.

E' indubbio che oltre un anno di governo abbia accresciuto la stima e la fiducia verso la Meloni che, pertanto, sarebbe un traino formidabile per le liste di Fratelli d'Italia, molto più di quello che riuscirebbe a fare Salvini con la Lega o, ancora meno, Tajani con Forza Italia.

Non a casa Salvini e Tajani si sono chiamati fuori, reclamando una scelta comune tra i leaders del Centro Destra.

Personalmente preferirei che le liste, in ogni circoscrizione, fossero aperte dal leader del singolo partito, come faceva sempre Silvio Berlusconi, il cui nome è sempre comparso nelle elezioni europee, concedendo agli elettori delle circoscrizioni in cui alle politiche il Cav non si candidava la possibilità di votarlo.

In considerazione della legge elettorale, strettamente proporzionale pur con il minimo sbarramento al 4%, la candidatura come capilista dei leaders consentirebbe ai partiti di raccogliere il massimo e quindi di valutare gli esatti rapporti di forza.

Sarebbe forse l'unica occasione in cui si potrebbe misurare il reale peso elettorale dei partiti, almeno dei maggiori, visto che quelli sotto al 4% saranno costretti a federarsi per mandare un paio di parlamentari europei.

Ma è comprensibile che la candidatira della Meloni "drogherebbe" il voto per Fratelli d'Italia e sarebbe interessante invece vedere il peso di Fratelli d'Italia senza il traino del Presidente del Consiglio.

Un traino che, nelle politiche, andrebbe a beneficio sì del suo partito, ma anche dell'intera Coalizione.

Pur con tale considerazione, credo che quando si scende in campo, una squadra debba sempre presentare la formazione migliore, con i titolari e ugualmente, per elezioni europee che potrebbero cambiare il panorama di una unione che oggi è oggettivamente ostile agli interessi italiani, sarebbe necessario che tutto il Centro Destra schierasse come capilista quelli più idonei a chiamare a raccolta il proprio elettorato.

Poi potrebbero tutti essere messi in linea da una mossa a sopresa, come candidare il Generale Vannaci quale capolista in tutte le circoscrizioni da parte di uno dei partiti della Coalizione ...

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