Oltre tre ore di domande e risposte, che hanno confermato la capacità di Giorgia Meloni di interloquire su tutto, dimostrandosi pienamente in sella sul singolo tema e sulla visione di prospettiva, a prescindere dalla condivisione o meno del progetto e delle proposte (per me, più condivisibili che non).
Poichè sono state ben 45 le domande, molte plurime, inutile fare il riassunto, meglio prendersi tre ore per chi non avesse guardato la conferenza stampa in diretta e visionarla per intero.
Personalmente voglio evidenziare alcuni temi ai quali sono più sensibile.
Innanzitutto la conferma che non farà alcuna maggioranza con la sinistra nel prossimo parlamento europeo, cosa non scontata e che dovrebbe garantirci su quello che potrà accadere dopo il voto del prossimo giugno.
Poi la affermazione che per le future leggi di bilancio, sulla base delle necessità e delle possibilità, potrebbe più facilmente tagliare le spese che aumentare le tasse.
Quindi le riforme, dal premierato alla giustizia.
Solo due punti mi trovano parzialmente o totalmente contrario.
Capisco ma non condivido la scelta di continuare a sostenere il governo di Kiev, continuando a spingere la Russia tra le braccia della Cina e di stati come l'Iran, almeno quanto capisco e condivido la scelta decisa a favore di Israele contro i terroristi di Hamas.
Se Israele riuscisse ad estirpare definitivamente quel cancro terrorista, tutta l'Umanità ne potrà beneficiare.
Non vedo peraltro antisemitismo particolare se non uno schieramento (in genere a sinistra, ma, purtroppo, anche per alcune frange di Destra) storicamente contrario ad Israele, allo stato, non alle persone.
Sono invece contrario ad ogni provvedimento disciplinare contro il parlamentare coinvolto nella vicenda dello sparo di mezzanotte.
Essendo totalmente favorevole ad un "Secondo Emendamento" italiano, non vedo una valenza politica, trattandosi di un fatto meramente relativo alla custodia dell'arma e alla capacità di gestirla, degna solo di un trafiletto in ventesima pagina della cronaca di paese di un quotidiano locale preoccupato per non avere abbastanza notizie per andare in stampa.
Non sono fatti importanti, ma politicamente significativi, la condanna non tanto del giudice Degni per le sue esternazioni, quanto della sinistra che tace e non commenta e in particolare della Schlein in quanto capo del maggior partito di opposizione e di Gentiloni che Degni ha nominato.
Ugualmente la presunta occupazione della Rai, trova una secca ed appropriata risposta della Meloni che ricorda come, semmai, si tratti di un riequilibrio rispetto a quanto fosse sbilanciata, pendendo a sinistra senza alcun ritegno.
Infine ottimo il commento tranchant sulle dichiarazioni di Amato che teme per la tenuta della democrazia perchè nel corso del 2024 il parlamento, a maggioranza di Centro Destra, dovrà eleggere quattro giudici costituzionali su 15, frutto della solita presunzione cattocomunista di volere comandare anche quando noi Italiani li vogliamo fuori dai centri di potere.
Promossa.
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