Gli ultimi giorni sono stati monopolizzati dal formale inizio della campagna di vaccinazione, con un'unica parentesi dedicata ad insultare gli Inglesi che hanno riconquistato la loro Libertà e Sovranità Nazionale.
I servizi radiotelevisivi e gli articoli dei giornali riapparsi in edicola dopo la pausa natalizia (e non ne ho sentito la mancanza) riportano dichiarazioni dei primi vaccinati, con cronache degne della vittoria di una campagna militare e affermazioni da invasati, probabilmente gli stessi che cantavano dai balconi, che inneggiano alle virtù salvifiche del vaccino, lanciando insulti e minacce verso chi solleva qualche perplessità.
Il bello è che nella campagna uniforme, da Istituto Luce ha scritto persino un giornalista solitamente moderato -Gabriele Canè - nel suo editoriale del 28 dicembre su QN (Il Resto del Carlino, Il Giorno, La Nazione), ascoltiamo commentatori e ospiti accusare di ogni nefandezza quelli sbrigativamente chiamati "no vax" o "negazionisti", senza però concedere loro il diritto di tribuna per esporre le loro argomentazioni.
Una tattica abbondantemente sviluppata contro i "Fascisti", con "intellettuali" di sinistra che dissertano su CasaPound e Forza Nuova, senza però invitare i diretti interessati che, forse, dei loro movimenti ne sanno più di chi riporta informazioni di seconda mano e filtrate dall'odio ideologico.
Così l'ascoltatore, dopo il rullo dei tamburi, le fanfare e i proclami vaccinazionisti, viene a sapere che qualcuno non è d'accordo con tanto entusiasmo.
L'ascoltatore di media intelligenza, allora, si domanda: ma cosa diranno mai questi abietti individui che non vogliono il vaccino ?
L'ascoltatore di media intelligenza, si informa, legge, trova e impara che i "no vax" sono in realtà "free vax", cioè persone che chiedono semplicemente la libertà di scelta se vaccinarsi o meno: libera chiesa in libero stato, nè più, nè meno.
L'ascoltatore di media intelligenza, informandosi, capisce anche che i pericolosi "negazionisti", lungi dal negare l'esistenza del morbo cinese (nato chissà come ...) ritengono esagerata la decisione di uccidere l'economia a fronte di una bassa letalità.
L'ascoltatore di media intelligenza, sempre approfondendo, apprende che i vaccini non garantiscono l'assenza di effetti collaterali (negativi) a lungo termine, per il semplice fatto che non c'è stato il tempo di testarli.
Magari uno un po' più attento, rileva che ci sono vaccini di differente natura, alcuni con formule innovative e altri tradizionali.
E ne deduce che, prudenzialmente, potrebbe essere meglio aspettare qualche mese e chiedere, se proprio ci si vuol vaccinare, di usufruire di un vaccino creato con le modalità tradizionali.
In ogni caso un ascoltatore di media intelligenza non può che respingere l'esaltazione immotivata che la propaganda di regime spande per l'etere e sulla carta stampata.
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