Il 9 dicembre il parlamento affronterà una votazione importante che, al di là delle alchimie, dovrà dire "sì" o "no" alla riforma del mes di cui ho già scritto e che obbligherebbe l'Italia a versare sull'unghia fino a cento miliardi di euro in caso di sua attivazione.
In teoria c'è una maggioranza parlamentare (Lega, Fratelli d'Italia, Cinque stelle) da sempre contraria al Mes.
Abbiamo poi visto come i "duri e puri" grillini si siano integrati nelle istituzioni e, in cambio, abbiano lasciato sul campo tutti i loro principi e valori che, evidentemente, non erano granchè (o, parafrasando Pound, forse non è granchè la stoffa della quale sono fatti i grillini).
Rimane il Mes.
L'ala abbarbicata alle poltrone spinge per "non mandare sul patibolo Conte".
Io, sul patibolo, a quello, lo manderei materialmente e non metaforicamente, però io non sono un grillino.
C'è poi una frangia che sembra avere una maggior coscienza di quelli che furono gli impegni assunti con gli elettori e vorrebbero mantenerli, almeno su quest'ultimo punto del Mes.
Se fossero coerenti, voterebbero contro la riforma del Mes, Conte non avrebbe il mandato per dare il consenso, la riforma non si farebbe, Conte dovrebbe dimettersi e presumibilmente andremmo finalmente a votare.
Meraviglioso !
Troppo bello, perchè si avveri.
Purtroppo temo abbia ragione Nicola Porro quando definisce il 90% dei grillini degli "scappati da casa" che a casa dai genitori, materialmente e non metaforicamente, dovrebbero tornare per farsi mantenere qualora perdessero il seggio parlamentare.
Del resto la loro figura di maggior spicco (?!?!?) prima di diventare deputato, vicepresidente della camera nella passata legislatura, ministro dello sviluppo e del lavoro e ora ministro degli esteri, aveva svolto il suo cursus honorum come venditore di bibite e pop corn allo stadio San Paolo di Napoli, ottima scuola, come si vede dai risultati, per i suoi attuali incarichi.
Immagino quindi che per il 9 si inventeranno una mozione articolata in modo bizantino (del resto Conte appare sempre più come un visir levantino) per evitare la catastrofe di dover tornare a casa e cercarsi un lavoro vero.
Rimarrebbe una sola possibilità.
Fregarsene delle successive, certe, inchieste della magistratura e, senza tanti segreti, garantire a 25 senatori grillini un collegio sicuro alle prossime elezioni se voteranno contro la riforma del Mes.
Il risultato (la caduta di Conte, bloccare la riforma del Mes, il ritorno alle urne) ne varrebbe assolutamente la pena.
Nessun commento:
Posta un commento