E' facile sparare sulla Croce Rossa e adesso è facile sparare sul movimento grillino, quei cinque stelle finiti nelle stalle.
Con il voto favorevole alla riforma del mes, derivante esclusivamente dalla paura di nuove elezioni che avrebbero costretto molti di loro a trovare un lavoro o tornare a vendere bibite al San Paolo di Napoli, i grillini hanno dimostrato una singolare coerenza: hanno ormai violato tutti gli impegni assunti con gli elettori.
Hanno accettato la TAP, contro la quale avevano promesso fuoco e fiamme.
Hanno accettato la TAV contro la quale avevano sostenuto i centri sociali che periodicamente attaccano i cantieri.
Hanno stretto l'alleanza con il pd contro il quale avevano usato espressioni da taverna, giurando e spergiurando che "mai col pd, mai con il partito di Bibbiano".
Si sono genuflessi davanti all'unione sovietica europea.
Si ritrovano proni davanti a Mattarella contro il quale avevano proposto lo stato di accusa e che con la sola minaccia di convocare elezioni ha spinto molti di loro ad accettare persino il mes.
Dai confini sicuri sono passati a sostenere i confini colabrodo della Lamorgese.
E adesso hanno votato la riforma del mes che rappresenta l'asservimento dell'Italia alla Germania e alla Francia per interposta unione sovietica europea.
Non è facile, arrivati appena a metà legislatura, aver conseguito un simile palmares, ma loro ci sono riusciti.
A dimostrazione che la politica non è improvvisazione.
Che blaterare di onestà in genere non serve se non c'è l'onestà di base di mantenere gli impegni con gli elettori.
E che ha ragione Crosetto quando dice che la paura di perdere anticipatamente il posto da parte dei grillini rappresenta il motivo di pregio per cui il vitalizio per i parlamentari è cosa buona e giusta, garantendo, più del nulla di oggi, la loro libertà di coscienza che non c'è quando si ha paura del futuro personale.
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