Draghi ha sostituito il commissario straordinario Arcuri con un generale, sull'onda di una evidente tendenza alla militarizzazione, modello Israele, del contrasto al virus cinese.
Dove ha fallito il manager civile, spera che riesca il generale.
La mia esperienza militare è molto datata ad oltre quaranta anni fa, ma i miei ricordi non mi inducono a manifestare eccessiva fiducia negli alti gradi delle Forze Armate, anche se spero che siano cambiati da quando, correva il settembre del 1979, un colonnello salì sul mio carro e, diritto come un fuso, mi ordinò di accendere il puntamento a raggi infrarossi con la pretesa di riuscire a vedere il raggio ad occhio nudo e poi, non pago, cercò di entrare nel posto del pilota con la testa e non con i piedi, tanto che dovemmo aiutarlo a venirne fuori, con lui che abbozzò un "volevo solo vedere l'interno".
E avrei altri aneddoti del genere da raccontare.
Mi auguro comunque che il generale riesca ad organizzare le vaccinazioni, sul presupposto necessario che arrivino le dosi e sia così intelligente da seguire l'indicazione di Bertolaso per vaccinare prima chi è attivo in produzione e poi chi è già tranquillo e pensionato.
Intanto i due che imperversano a Bologna, Bonaccini e Merola, sembra facciano a gara a chi chiude di più e, dopo l'arancione scuro di Bonaccini, abbiamo Merola che reclama il rosso, cioè il confinamento totale, per Bologna.
Ma anche questa mattina per radio hanno continuato a puntare il dito contro la Lombardia con i suoi 2135 positivi di ieri (su oltre 10 milioni di abitanti) tacendo sui 2597 positivi dell'Emilia Romagna che ha meno di cinque milioni di abitanti.
E questo la dice lunga sull'affidabilità delle "informazioni" che ci vengono propinate.
1 commento:
Non vedo di buon occhio nemmeno io la militarizzazione del virus, ma intanto brindo per l'allontanamento del boiardo di stato Arcuri, un successo per i cronisti di La Verità che hanno picchiato duro da mesi in totale solitudine. Poi si vedrà...
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