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02 marzo 2022

Dopo Salvini anche la Meloni rinuncia al mio voto

Inqualificabile il comportamento assunto ieri in parlamento dalla Meloni e da Salvini che hanno votato a favore di Draghi e del suo bellicismo volutoo dal Nuovo Ordine Mondiale.

A parte la ovvia considerazione di carattere generale e sempre in vigore che non c'è nulla, nessun motivo, nessun accadimento che possa giustificare l'accompagnarsi ai cattocomunisti, la scelta di Salvini e della Meloni ripropone la stessa scelta debole e rinunciataria del covid, quando non hanno organizzato proprio nulla contro le vessazioni, anzi "i soprusi e le prevaricazioni non tollerabili" di Conte e di Draghi, preferendo il basso profilo di chi si mette a cuccia davanti al potere.

Non è quello che ci si aspetta da chi dovrebbe rappresentare la Destra e non è neppure un comportamento politicamente intelligente dal punto di vista del consenso.

Basterebbe infatti che la Meloni e Salvini leggessero, invece di delegare continui messaggi ai loro addetti alla comunicazione, i commenti su Twitter dei loro (una volta) elettori, per capire che si stanno affossando con le loro stesse scelte, gettando al vento quella opportunità di costruire in Italia una forte maggioranza relativa, oltre il 40%, alternativa al Nuovo Ordine Mondiale dei Soros, dei Gates, dei Bezos.

Io sono molto comprensivo per le esigenze della politica e l'arte del compromesso, ma ci sono limiti invalicabili come il sostegno alla guerra di un presidente degli Stati Uniti in crisi di consenso che ci propone quali burattini sciocchi dei Soros e compagni per eliminare il loro più pericoloso nemico, Vladimir Putin.

La Lega e Fratelli d'Italia con il voto di ieri a sostegno dell'entrata in guerra contro la Russia (ce ne separa una sola foglia di fico formale, ma cosa accadrebbe se i Russi per evitare che arrivino gli aiuti militari agli ucraini bombardassero le colonne italiane, uccidendo soldati italiani ?) che segue l'assenza dalle piazze contro la dittatura sanitaria e aggravata, per Salvini, dalla partecipazione al governo Draghi e dal voto a favore della rielezione di Mattarella, perdono voti, consensi, fiducia dai loro elettori potenziali, senza acquisirne neppure uno da parte dei loro storici nemici cattocomunisti.

E' una posizione doppiamente perdente: non guadagnano nulla e perdono quello che hanno.

Spiace che, in questo modo, togliendo voti a Lega e Fratelli d'Italia, ci si debba rifugiare nell'astensionismo o nel voto disperso dei troppi movimenti (Forza Nuova, CasaPound, Italexit, Vox Italia etc.) che vanno in ordine sparso, favorendo quindi il consolidamento al potere dei cattocomunisti, ma quando è troppo, è troppo !

1 commento:

Nessie ha detto...

E' il tema dell'articolo apparso ieri su La Verità di Veneziani "Media con l'elmetto". Nell'ultima parte parla a chiare lettere dell'appiattimento dei tre populismi, quello grillino, quello leghista e quello nazionale di FDI, definendoli "subalterni al pensiero corretto":

http://www.marcelloveneziani.com/articoli/e-da-noi-avanza-il-diktat-unidem/

Spiacente, ma chi NON SI DISTINGUE, SI ESTINGUE (slogan inventato la per là dalla sottoscritta).