Non c'è nulla di nuovo sotto il sole.
Radio, televisioni e tutta la stampa tranne La Verità (che infatti incrementa mensilmente le vendite) suonano sempre la stessa musica imposta dalle veline del governo cui, a sua volta, vengono trasmesse dalle consorterie affaristico e finanziarie globali.
Il tutto senza alcun riguardo agli interessi degli Italiani.
Draghi doveva essere il Rodomonte che avrebbe spezzato le reni agli altri stati grazie al suo illuminato governo dei migliori che, alla resa dei conti, si rivela neanche quello dei mediocri (magari !), ma dei peggiori.
I conti sono presto fatti.
Sul piano sanitario persistono i divieti liberticidi ed è notizia di oggi da parte della rivista medica Lancet, riportata da La Verità, che l'Italia, con tutti i suoi divieti, ha il peggior risultato nel contenimento del virus cinese.
Eppure, stolidamente, insistono nel voler escludere gli ultra cinquantenni non vaccinati dal lavoro.
Il piano nazionale di ripresa e resilienza si traduce nell'Italia che, unica, si prende anche il prestito da restituire onerosamente, invece di limitarsi ai soldi che pareggiano quelli che versiamo.
La bolletta energetica, ben prima dell'inizio delle operazioni militari russe in Ucraina, è stata trattata con una scrollata di spalle perchè Draghi pensava di liberarsi dell'incombenza ascendendo al Quirinale.
Le inconsulte scelte di seguire le velleità di una ignorante ragazzina svedese, hanno vanificato ogni possibilità di affrontare la crisi energetica ampiamente preannunciata con autonomia nazionale.
La ciliegina sulla torta di Draghi è arrivata con l'operazione militare in corso in Ucraina.
L'Italia è trattata come l'ultimo dei vassalli.
Draghi, nonostante tutta la sua prosopopea e le agiografie dei megafoni della stampa, non viene invitato alle riunioni ristrette, quelle che decidono, ma solo a quelle collegiali dove deve solo accettare e approvare le direttive concordate tra Biden, Johnson, Macron e Scholz.
Scarsità prevista di generi alimentari e costo dei carburanti alle stelle a causa di tasse che si mangiano la metà del prezzo alla pompa.
Tasse (accise e iva) che il governo potrebbe togliere riportando il prezzo dei carburanti in linea con quelli degli altri stati.
Ovviamente tagliando le spese improduttive, come i miliardi sperperati per l'assistenza ai clandestini che ci vengono scaricati dalle ong (clandestini, non i veri profughi, per lo più donne e bambini, che scappano dalle bombe in Ucraina !).
Insomma niente di nuovo sotto il sole, tranne un governo ostile agli interessi dell'Italia e degli Italiani ma che, stando ai sondaggi, continua ad avere il consenso di oltre metà degli Italiani, evidentemente in preda ad una palese sindrome di Stoccolma.
Nessun commento:
Posta un commento