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21 marzo 2022

Non dobbiamo sacrificarci per Zelensky

Domani il presidente ucraino parlerà al parlamento italiano, senza contraddittorio e senza che sia stata accolta la proposta di un parlamentare grillino di invitare (in altra occasione) anche Putin, per par condicio.
Presumibilmente Zelensky richiamerà, come già ha fatto con gli Stati Uniti (11 settembre), Germania (nazismo) e Israele (olocausto), qualche tema che per i suoi consigliori dovrebbero intenerire gli Italiani (sono pronto a scommettere che farà la marchetta sulla resistenza e bella ciao ...).

Nel frattempo tutti i partiti e politici italiani sono insorti, facendo gli offesi, perchè i russi, contro i quali abbiamo proclamato sanzioni, inviato armi e votato nei consessi internazionali con la ciliegina messa sulla torta da Di Maio, ministro degli esteri, che molto diplomaticamente ha definito Putin "un animale", hanno avvisato che alla prossima le conseguenze saranno irreversibili ed hanno ridicolizzato il ministro della difesa, Guerini, descrivendolo come un piagnone che chiedeva aiuti in epoca di virus e adesso ha indossato l'elmetto del falco antirusso.

Ho letto che qualcuno pensava di investire Bergoglio del ruolo di mediatore, ruolo cui ha volontariamente abdicato, prendendo posizione di parte con le sue esternazioni che lo qualificano quale obbediente soldatino del nuovo ordine globale.

Ma Zelensky, che sta facendo il giro delle parrocchie occidentali, ammiccando e finalizzando i suoi discorsi ad una ruffiana captatio benevolentiae, ha un tema costante: o lo si aiuta o scoppia la terza guerra mondiale.

Un ricatto, quello sì inaccettabile, anche perchè la terza guerra mondiale scoppierà non per Zelensky o per l'Ucraina, ma solo se i mandanti dei Biden, dei Macron, dei Draghi riterranno giunto il momento di eliminare un ostacolo al loro dominio mondiale, per arrivare quindi al redde rationem finale con la Cina, con una alleanza o riservandole lo stesso trattamento visto con la Russia, magari sfruttando un qualche sconfinamento sui cieli di Formosa.

E' evidente che della vita e della libertà degli ucraini e nostra non interessa nessuno, anche perchè viene ignorato il diritto all'autodeterminazione ed alla libertà dei russofoni del Donbass e la realtà della Crimea che è russa e non ucraina.

In un simile quadro dove chi muove miliardi e controlla l'informazione, controlla o, almeno, condiziona anche i governi, perchè dovremmo sbatterci per Zelensky ?

Per uno che si presta a fare il batacchio della campana, istigando alla guerra, alle armi e preconizzando la terza guerra mondiale ?

Per Zelensky dobbiamo pagare la benzina 2,6 euro al litro ?

Per Zelensky dovremmo ridurre il riscaldamento nelle case ?

Per Zelensky dovremmo rischiare di trovare gli scaffali dei nostri supermercati vuoti ?

Il governo italiano dovrebbe guardare agli interessi degli Italiani e non prestarsi ad essere allineato e coperto, intruppandosi nell'esercito del nuovo ordine mondiale solo perchè crede che sia la parte vincente.




 

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