Il Governo Meloni, come del resto ogni governo italiano e di altra nazione in questi tempi di comunicazione veloce, è impegnato su più fronti, per ognuno dei quali, chi vi è coinvolto, ritiene debba essere aperta una via privilegiata per l'urgenza dei problemi.
E se arriviamo all'alba del 2023 con così tanti problemi "urgenti", vuol dire che chi ha preceduto la Meloni, non solo non ha fatto nulla, ma, anzi, ha peggiorato la situazione come risulta dal debito pubblico che, dall'ultimo governo di Centro Destra, quello di Berlusconi rovesciato da un complotto internazionale nel novembre 2011, è aumentato di quasi mille miliardi, invece di diminuire.
Ieri ho ascoltato anche un vecchio refrain sull'educazione civica a scuola, collegata all'educazione stradale in seguito ai tanti incidenti che si manifestano, che porterebbe gli studenti a passare ore ed ore in classe, riducendo le materie importanti e di base a cominciare dall'italiano.
E' evidentemente impossibile che in cinque anni di legislatura di Centro Destra (complotti internazionali permettendo) si riescano a risolvere i problemi aggravati da undici anni di cattocomunismo, quindi vedo con piacere che la Meloni sembra essersi indirizzata verso due importanti problemi: l'immigrazione e l'energia.
Sulla prima ho scritto e scriverò numerosi commenti e, per farla breve, ritengo i provvedimenti del Ministro Piantedosi migliorativi, ma non risolutivi, convinto come sono che il problema, ormai, possa essere risolto solo con l'uso sistematico e determinato della forza.
Sull'energia leggo affermazioni che invece vanno sulla giusta direzione.
Si parla infatti di indipendenza energetica e se a sinistra la interpretano come indipendenza dalle forniture russe, mi pare che la Meloni la declini avendo come obiettivo l'autonomia nazionale da qualsiasi fonte.
Per arrivare a tale obiettivo, però, occorrono investimenti e tempi di realizzazione di piattaforme per l'estrazione del gas e per la costruzioni delle nuove centrali nucleari.
E nel frattempo ?
Nel frattempo dobbiamo evitare di legarci ad un solo fornitore e, in questo senso, gli accordi con l'Algeria e con la Libia dovrebbero unire l'utile di una fornitura da almeno due forni della materia prima, con l'utile di una politica di respingimento dei clandestini in pieno accordo con gli altri stati rivieraschi.
Ma in campo energetico, il passo più importante sarebbe quello di spedire a quel paese (eufemismo) Greta Thumberg, i suoi mandanti delle consorterie affaristico finanziarie e i suoi seguaci che sanno solo creare disturbi e rovinare proprietà e beni pubblici e privati.
Non importa quanto possa essere succube l'Unione del Male alle politiche "verdi", importa cosa sia necessario all'Italia per garantire sicurezza e benessere agli Italiani.
E sicuramente le fisime "verdi" non rientrano in tale ambito.
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