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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

22 gennaio 2023

I sogni son desideri (spesso irrealizzabili)

Twitter ha un sistema di comunicazione basato sulla pubblicazione nella pagina che uno guarda, degli interventi, commenti, inoltri da parte di chi si segue.

Se anche c'è qualcuno che seguo e commenta gli assurdi interventi di questo o quel cattocomunista per contestarne la tesi, per lo più, come è logico che sia, io leggo gli interventi, commenti e inoltri di numerosi utenti latamente di Centro Destra.

E se la posizione più gettonata è quella che ha, come massima espressione, Marcello Veneziani che, anche nel suo fondo odierno ne La Verità, dichiara la sua insoddisfazione generale, pur prendendo atto del miglioramento avvenuto con il Governo Meloni, riconoscendone i meriti, ma anche rendendosi pienamente conto dei vincoli cui è comunque sottoposto, c'è una rumorosa minoranza che sogna una rivoluzione che mai ci sarà, sotto forma di azioni di governo al 100% con il bollino della Destra.

Così continuo a leggere di azzeramento del consenso della Meloni "se continua così" (ma quale sarebbe l'alternativa ? Conte ? Letta o uno dei suoi quattro possibili rimpiazzi ? Renzi ? Draghi ? Direi tutti peggio della peggior Meloni e, nell'ordine scritto, uno peggio dell'altro).

Leggo di prossimi processi, ergastoli, punizioni di ogni genere nei confronti di chi si è reso colpevole della politica sanitaria che ha sottratto Libertà agli Italiani.

Leggo di bellicose dichiarazioni contrarie al comico di Kiev e, quando non esplicitamente a favore della Russia, quantomeno neutrali.

Leggo di cosa si dovrebbe fare con il reddito di cittadinanza, la politica energetica, le tasse, le leggi penali.

Tutte questioni che condivido, che idealmente appartengono al mio retroterra culturale e politico, ma che restano ancorate nel limbo dei sogni.

Chi chiede alla Meloni di agire come se l'Italia fosse una cellula unica e isolata dal resto del mondo, è fuori dalla realtà e porta solo acqua al mulino di quelli contrari alle tesi che si vorrebbero sostenere.

Vedo, purtroppo, che si riproduce lo stesso schema che alle elezioni del 25 settembre ha portato una rumorosa minoranza ad alzare i decibel della propaganda, per poi scoprire di non riuscire ad eleggere neppure un parlamentare, ma consentendo ai cattocomunisti di esercitare il loro potere di ricatto sulle riforme costituzionali in quanto i pochi voti ottenute dalle liste monotematiche se non hanno portato eletti, hanno però impedito al Centro Destra di raggiungere i due terzi dei seggi necessari per evitare le Forche Caudine del referendum confermativo sulle riforme e dover quindi scendere a compromesso con uno o più dei partiti di opposizione.

Lo stesso schema si ripropone nel leggere Forza Nuova, CasaPound e tutte le altre liste e movimenti, nonchè singoli utenti, che se la prendono quasi esclusivamente con la Meloni alla quale chiedono, tutti, di fare, subito, tutto quello che non è stato fatto in passato e non per un solo problema che, al limite, potrebbe anche essere affrontabile se tutti vi confluissero, bensì per una serie infinita tanto quanto sono le sensibilità personali di chi chiede.

E la conclusione è sempre la stessa: la Meloni è come gli altri e non avrà il mio voto, senza pensare che qualora dovessimo seguire tale linea, ci ritroveremmo con Conte, Draghi, Renzi, Bonaccini/Schlein/Cuperlo/DeMicheli, con il ddl Zan in vigore, con il green pass attivo, con l'obbligo di vaccinazioni, con tasse sulle case, ogni obbligo "verde" possibile immaginabile, riforma del catasto, Mes non solo ratificato, ma già incassato in cambio di genuflessioni continue, clandestini senza limiti e magari con truppe già inviate a supporto del comico di Kiev.

Veneziani, oggi, sintetizza scrivendo che dato cento quello che viene richiesto, il Governo nazionale può intervenire per uno ma il restante 99 è una scelta obbligata.

La differenza che rende accettabile la Meloni a differenza di Draghi, Conte e compagni, è che con la Meloni siamo a più uno, con gli altri saremmo a meno uno.

E questo significa mantenere aperto uno spiraglio per cambiare questo mondo in cui Veneziani continua a vedersi, come mi vedo anch'io e come sicuramente si vedono tutti quelli che si stracciano le vesti contro la Meloni, all'opposizione, nonostante le elezioni del 25 settembre siano state vinte dal Centro Destra che, comunque, ricordiamoci resta sempre una coalizione, in cui convivono anche elettori "moderati", più disponibili a compromessi con le consorterie affaristico e finanziarie.

Sognare è bello e, ancora, non è vietato, ma la politica, quella vera, non quella urlata di Twitter, è l'arte del possibile, di realizzare quello che si può, con quello che si ha, nel mondo che abbiamo, non in quello che vorremmo che fosse.

E finchè c'è la possibilità di realizzare anche quel più uno di cui scrive Veneziani, dovremmo tutti tirare dalla stessa parte, per consegnare a chi verrà dopo di noi un mondo in cui continui ad esistere la speranza di un cambiamento.



 

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