Dopo essere stata costretta a provare a disinnescare le trappole e tamponare i danni di Draghi, la Meloni si incammina verso quelle riforme strutturali che dovrebbero marcare il quinquennio di governo del Centro Destra.
Il tutto senza però trascurare le costanti emergenze dei clandestini, della sicurezza, dell'energia e dei continui attacchi (alla casa, al cibo, alle auto) al nostro Benessere e al nostro Modello di vita che vengono portati dall'Unione del Male che si fa interprete dei perversi disegni delle consorterie affaristico e finanziarie.
Due, in particolare, le riforme che potrebbero imprimere una svolta al rapporto tra cittadini e politica, tra cittadini e amministrazione della cosa pubblica.
Sono due riforme che necessitano di essere entrambe attuate perchè, senza una di esse, il sistema sarebbe zoppo, sbilanciato.
Presidenzialismo e Autonomia regionale.
Con il presidenzialismo si archivierebbe finalmente la stagione dei presidenti della repubblica che intervengono a gamba tesa, senza aver mai ottenuto consensi popolari, ma essendo il frutto di compromessi al ribasso tra le forze politiche con l'elezione di personaggi da terze e quarte file della politica.
L'elezione diretta imporrebbe la candidatura di personalità forti ed autorevoli in proprio e non in funzione del ruolo che vengono chiamati a ricoprire.
Per riequilibrare il potere di un presidente eletto dal Popolo, s'avanza giustamente l'Autonomia regionale che consentirebbe una maggiore vicinanza degli eletti alle necessità degli elettori, responsabilizzando i primi per la buona gestione elle risorse locali non potendo più contare su trasferimenti senza limiti e i secondi nella scelta di persone capaci perchè sono poi quelle che useranno i soldi delle loro tasse per tutti i servizi necessari a implementare il Benessere comune.
Non sarà un cammino facile, soprattutto la riforma presidenzialista, perchè, purtroppo, per colpa delle liste monotematiche che hanno sottratto voti senza portare eletti, il Centro Destra ha mancato di ottenere i due terzi dei seggi che avrebbero evitato di passare dalle Forche Caudine del referendum confermativo, ma ho fiducia che la Meloni saprà condurre in porto, prima della fine della legislatura, queste importanti riforme che daranno una senso al quinquennio di governo.
Nessun commento:
Posta un commento