I ministri della difesa occidentali si sono riuniti ed hanno allegramente deciso di marciare verso un aumento del livello di scontro con la Russia, finanziando e cedendo altre armi, anche offensive e moderne, al comico di Kiev.
Ricordo che la giustificazione addotta da Truman per il lancio delle due bombe atomiche sul Giappone nel 1945, a guerra ormai vinta, fu quella del limitare la perdita di vite di soldati statunitensi che si sarebbe avuto per conquistare il Giappone palmo a palmo.
La stessa scusa è stata sventolata da Zelensky per richiedere armi offensive e moderne; risparmiare vite dei soldati ucraini.
E se la Russia adducesse la medesima motivazione per lanciare qualche missile nucleare sull'Ucraina e terminare lo stillicidio di morti tra i soldati russi ?
E se l'Occidente rispondesse con un intervento diretto ?
Lo scontro che si riuscì ad evitare, per motivi ben più rilevanti, quando esisteva l'Unione Sovietica, sembra avvicinarsi a passo di marcia oggi, per compiacere le consorterie affaristico e finanziarie, riunite a Davos, che vogliono eliminare ogni ostacolo, come la Russia di Putin, al loro dominio oligarchico del mondo, senza alcun mandato popolare.
Purtroppo Draghi ha compromesso la posizione dell'Italia e, oggi, siamo costretti a seguire gli alleati per evitare di fare la solita figura dell'Italia che inizia la guerra da una parte e la finisce dall'altra.
Ma non è solo la guerra imminente, mentre l'Europa marcia ottusamente verso la distruzione, allucinanti personaggi trovano spazio su una stampa squalificata e inaffidabile.
Così leggiamo di una signora che blatera contro uno dei prodotti caratteristici e più tradizionali della nostra terra, appoggiando le isterie di tristi personaggi del Nord, miserabili quanto la vita che costringono a fare ai loro cittadini, che non amano il Bello e il Buono, come il Vino.
E se anche un solo bicchiere di vino rimpicciolisse il cervello, ci conserverebbe sempre molto più del vuoto tra le orecchie di chi straparla, in preda ad una servile esterofilia.
Il compito che spetta alla Meloni ed al suo governo è improbo e credo sarebbe già un successone se si riuscisse a fermare il declino per porre delle basi che ci consentissero di risalire la china.
Ma per riuscirci, dobbiamo prima affrancarci dalle parole d'ordine che, quotidianamente, tramite una stampa asservita, ci propinano in modo tambureggiante le consorterie finanziarie e affaristiche.
Il primo passo è non credere a quello che scrivono i quotidiani e dicono in radio e televisione, evitando di soffermarsi su programmi spazzatura che conduttori faziosi finalizzano solo alla propaganda di parte.
Un cammino lungo molto più di una legislatura.
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