Del resto i "democratici" americani non sono nuovi a simili "sottigliezze" ed è silenziato il fatto che nel 1960 Kennedy, che vinse per una incollatura contro il Vicepresidente Nixon (che poi si rifece nel 1968 e 1972) ebbe l'aiutino del suo candidato vice Johnson, governatore del Texas solidamente repubblicano e per l'occasione democratico e del sindaco di Chicago, il chiacchieratissimo Richard Daley.
Non trovo quindi nulla di penalmente rilevante nel fatto che Trump abbia cercato, contro tutto e tutti, soprattutto contro il deep state, di porre rimedio alla elezione truffaldina.
Trovo significativo che quella che fu la patria della democrazia ora, come in un Brasile o in una Russia qualunque, il governo "democratico" spinga per mandare in carcere il principale oppositore, candidato e favorito per le elezioni del 2024.
E sarei felicissimo se Trump riuscisse, in un modo o in un altro, a tornare alla Casa Bianca, credo che ne guadagneremmo tutti, a cominciare dalla fine della guerra in Ucraina (ricordo che nel quadriennio di Trump, per la prima volta, un presidente degli Stati Uniti non ha iniziato guerre nè mandato i bombardieri sopra qualche capitale straniera).
Ma, mi domando se il risultato che torna utile a tutti noi, cioè la cacciata dei democratici dalla Casa Bianca, non potrebbe essere conseguito con maggiore facilità se Trump si accordasse con Ron De Sanctis, il Governatore della Florida, in un patto che preveda la sua investitura per De Sancitis e la grazia per ogni eventuale persecuzione giudiziaria, di ogni ordine e grado.
In fondo, anche per età, il futuro è De Sanctis, Trump è "solo" il presente.
Nessun commento:
Posta un commento