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10 agosto 2023

Perchè più tasse aumentano la spesa pubblica


Questa mattina, ascoltando il giornale radio delle sette, ho preso conoscenza di una serie di dichiarazioni degli esponenti dei partiti, tutte raccolte nel famigerato "pastone".

Il pastone è una raccolta di dichiarazioni, in voce o riassunte dall'annunciatore, con il quale si vorrebbe dare una parvenza di obiettività e par condicio a tutte le parti.

In realtà, anche se costretti dal cambio di maggioranza a dare al Centro Destra lo stesso spazio concesso ai cattocomunisti, in Rai pendono ancora a sinistra e favoriscono l'opposizione dando conto, sistematicamente, della opinione dei suoi esponenti  DOPO quella degli esponenti di maggioranza ed è quella l'ultima parola che si ascolta.

Comunque sia, questa mattina nel pastone hanno dato conto anche dell'opinione di tal on. Scotto del pd, di cui hanno riportato la richiesta di usare parte dei soldi che verranno sottratti ai guadagni delle banche per finanziare il salario minimo.

Mi sono consolato con gli appunti di Giorgia (veggasi filmato) nel quale esprime in modo chiaro e in gran parte condivisibile le scelte del CdM e, quindi, non si sottrae alla discussione sul salario minimo, manifestando forti perplessità (il che mi conforta sul pericoloso incontro di domani con le opposizioni).

Ma il punto è che ad una tassa che per me è sbagliata (sugli estraprofitti delle banche) arriva subito il cattocomunista che chiede di dirottare parte di quei soldi per un nuovo capitolo di spesa, il salario minimo, che, come abbiamo visto con il reddito di cittadinanza, una volta deciso, potrebbe essere revocato o modificato con grandissima difficoltà, perchè è difficilissimo concedere prima un benefit e poi toglierlo.

Grazie comunque all'on Scotto abbiamo la conferma che il salario minimo NON E' a costo zero per le casse pubbliche ma, come avevo scritto alcuni giorni fa, lo stato, cioè NOI con i NOSTRI SOLDI che ci vengono sottratti con le tasse, saremmo chiamati, come minimo, ad integrarlo là dove non si raggiunge contrattualmente.

Ed è una nuova spesa che andrebbe ad ingrossare il già immenso debito pubblico italiano.

Del resto, negli ultimi undici anni (da Monti a Draghi), i governi cattocomunisti non hanno fatto altro che spendere a debito, incrementando il debito pubblico di quasi mille miliardi, aumentato anche nel periodo del genietto Draghi.

E' la dimostrazione che più tasse, significano più spese, in un circolo vizioso che non ha fine almeno finchè non si chiuderà il rubinetto di denaro verso lo stato che sarà costretto così a tagliare le spese, anche scontando le proteste di tutti coloro che ne hanno beneficiato nel cosro degli anni.

Ed il taglio delle spese, unito al taglio delle tasse è l'unica strada che sia ragionevolmente possibile percorrere, per liberare l'Italia da tutte le zavorre, i lacci e lacciuoli che quelli come l'oin. Scotto vorrebbero continuare ad introdurre.

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