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No alla deriva

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25 agosto 2023

L'arte di governo

Ho già scritto quale finanziaria vorrei, ma, purtroppo, quel che vorrei io deve tenere conto dei desideri altrui e della loro esistenza.

Questo è il dramma di qualsiasi governo e, soprattutto, di un governo di Centro Destra la cui azione, il cui programma, la cui capacità di incidere, anche con la finanziaria, sono soggetti alle pressioni, ai ricatti, alle pretese, di altre entità che, spesso, come le agenzie di rating, la commissione europea, la Bce, il FMI, non hanno a cuore gli interessi degli Italiani (al contrario !) e possono anche contare, come abbiamo avuto conferma dalla confessione di Sarkozy, su zelanti quinte colonne interne che non perdono occasione per danneggiare l'Italia e gli Italiani, asservendosi e facendoci asservire agli stranieri, pur di conquistare uno strapuntino remunerato ben più di quei trenta denari che duemila anni fa furono il leggendario prezzo di Giuda.

Fare leggi che indirizzino, sul piano economico. sociale, culturale, una nazione non sarebbe difficile se ci fosse una volontà comune di tutti i cittadini di remare verso il Benessere e la Sicurezza collettiva.

E si riuscirebbe ugualmente a realizzare quel programma, con l'unità di tutti i cittadini, anche contro le varie istituzioni sovranazionali che mettono il becco in questioni che non le riguardano.

Purtroppo quella unità non c'è e la canea rossa che è seguita alla diffusione del saggio del Generale Vannacci ne è la riprova.

Principi di buonsenso comune, finalizzati ad arricchire, proteggere, sviluppare, consolidare la nostra comunità nazionale, sono bersaglio dei latrati cattocomunisti, gli stessi latrati che accolgono ogni singola iniziativa del governo, quegli stessi latrati che non abbiamo però udito quando la Fornero creò la categoria degli esodati e rinviò di una decina di anni i pensionamenti o di quando Draghi raccontò tutte le balle sul vaccino che ci consente di vivere tra gente che non contagia e non si contagia o sulla alternativa tra pace e condizionatore.

Fare una finanziaria in linea con i programmi elettorali del Centro Destra si può, ma poi dovremmo subire gli attacchi dei cattocomunisti e quelli, molto più infidi, subdoli e pericolosi, della consorteria affaristico e finanziaria internazionale, riunita sotto l'FMI, la Bce, la commissione europea, le agenzie di rating.

Facendo, presumibilmente, la fine del Governo Berlusconi del 2011, che fu ribaltato, ormai lo riconoscono gli stessi carnefici, da un complotto internazionale che aveva la sponda di una parte politica italiana, quella sinistra (in tutte le accezioni del termine).

Ma, uno dice, siamo maggioranza, quindi ...

Quindi cosa se i maggiori attacchi al Governo arrivano da Destra, tanto dai vari movimenti identitari e radicali, come da un vecchio politico di lungo corso come Alemanno ?

E questo perchè la Meloni, subito dopo il giuramento, non ha SUBITO! inserito la flat tax o non ha ordinato di affondare barche, barconi e barchette che trasportano clandestini.

Quindi cosa, se persino alcuni di destra, come leggo in Twitter, danno credito ai giornali di sinistra quando estrapolano, con il chiaro intento di mistificarle, le parole di questo o quel ministro, come sta capitando con Lollobrigida che ha pronunciato parole sacrosante sulla qualità del cibo italiano, ma che vorrebbero inchiodarlo perchè, nell'ambito di tale ragionamento sulla qualità del cibo, la stampa di sinistra ha estrapolato la frase per cui i poveri mangiano meglio dei ricchi, senza far ascoltare o riportare, nel titolo sparato a caratteri cubitali, il reale contenuto del discorso ?

Io sarei comunque disposto a combattere, per una finanziaria allineata al programma, anche nelle piazze, contro i cattocomunisti e a sostegno di un governo che realizzasse il programma, infischiandosene delle consorterie internazionali.

Sarei anche disposto a scontare un periodo di magra economica, per riprendere il controllo della nostra vita e della nostra Nazione.

Ma ci vorrebbe pazienza e dovremmo dare alla Meloni (o a chi per essa, perchè non illudiamoci: neppure il Generale Vannacci ha la famosa bacchetta magica) il tempo per cambiare una società che undici anni di cattocomunisti al governo hanno fatto marcire quasi per intero.

Un tempo che ebbe la Thatcher, quando lasciò che i minatori si svenassero in scioperi di mesi, per poi tornare al lavoro con la coda fra le gambe, o che i terroristi dell'Ira rinunciassero allo sciopero della fame dopo aver perso la prima decina di scioperanti, ma un tempo che nell'epoca moderna, dove tutto viaggia e si consuma a velocità mille e più volte più veloce che negli anni settanta e ottanta, alla Meloni (o a chi per essa) non è concesso, neppure da noi stessi, impazienti di vedere "qualcosa di Destra".

Comprensibile quindi, che anche la prossima finanziaria sia deludente per i nostri fini, ma a me basterebbe che ci fosse anche solo un'altra piccola sterzata, come fu l'anno scorso la parziale eliminazione del reddito di cittadinanza.

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