Un accordo con l'Albania consentirà all'Italia, presumibilmente dalla primavera del 2024, di gestire alcune aree in Albania ove trattenere i clandestini che dovessero sbarcare o essere sbarcati in Italia e per i quali dovranno essere effettuati accertamenti sul loro eventuale diritto alla protezione o espulsione verso i porti di partenza o lo stato di origine.
E', in sostanza, una rivisitazione della scelta del Regno Unito e dell'Austria di spedire i clandestini in Ruanda, con l'unico difetto che l'Albania è in Europa ed è troppo vicina alle nostre coste.
In ogni caso è un passo avanti verso il contrasto ai clandestini e lo dimostra l'isteria che ha colto i cattocomunisti che gridano alla deportazione e alla nuova Guantanamo.
Deportazione sì, ma chi entra illegalmente in Italia si mette nelle condizioni di essere automaticamente privato di molte libertà, a cominciare da quella della libera circolazione, perchè uno stato sovrano non può permettere che sconosciuti, della cui natura non abbiamo alcuna conoscenza, sciamino liberamente per le nostre città mettendo a rischio l'incolumità dei cittadini e le proprietà pubbliche e private.
Quanto a Guantanamo lo sarebbe ( e non vedrei alcun aspetto negativo) se i campi fossero affidati alle guardie albanesi, invece saranno gestiti dagli Italiani quindi, per i clandestini, si tratterà come se fosse un periodo di vacanza, in un comodo resort, nutriti e alloggiati, con solo qualche doverosa restrizione nel movimento.
Fermo restando che la via maestra resta sempre il respingimento in mare di ogni clandestino che cercasse di arrivare in Italia (o in Europa) esprimo la mia soddisfazione nel vedere che, davanti alle chiacchiere della commissione europea, il Governo che ho votato agisce nel senso del mantenimento delle promesse elettorali.
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