Prenendo spunto dalla evidente divisione che è manifesta a Destra (anche a sinistra, ma Veneziani, giustamente, guarda a casa propria e non in casa altrui) sulle due guerre che si stanno combattendo, svolge una analisi che posso condividere, anche se alla fine della lettura rimango pensieroso a riflettere.
Probabilmente l'effetto che ricercava Veneziani: far riflettere.
Resta inevasa la sintesi, cioè la soluzione del problema, che non può che partire dal perchè alcuni di noi sono schierati da una parte e altri dall'altra.
Azzardo una mia interpretazione.
Un antico retaggio che discende dai guasti, che ogni anno vengono rinfocolati con la liturgia antifascista, derivanti dalla seconda guerra mondiale che porta ad una lunga linea antiamericana e antinglese, ormai fuori dal tempo.
Le tesi sociali di una Destra che si richiama ancora ad un partito che, bene o male, fu fondato da un socialista, Benito Mussolini, redento, certo, interventista nella Grande Guerra, ma sempre con una retroterra ed una preparazione tipicamente socialista.
Ho anteposto le due motivazioni che mi sono sempre dato quando ero in disaccordo per la mia posizione filoamericana e, ancora di più, filoinglese, nonchè per il mio liberismo che mi porta ad auspicare una vera privatizzazione, anche di istruzione e sanità, per allontanare il più possibile lo stato dalle nostre vite.
Ma in tempi recenti ci sono altri motivi che inducono ad essere, come minimo, tiepidi verso quelli che vengono millantati come "i valori dell'Occidente" e per i quali si scatenano guerre esterne ed interne.
Divorzio, aborto, eutanasia, immigrazione, omosessualità e derivati, femminismo, cancellazione della cultura, politica woke, manipolazione, condanna e sensi di colpa per la politica coloniale, ambientale, industriale, sono tutti "valori" che alcuni attribuiscono all'Occidente, ma per me sono solo derive, a volte devianze, che portano l'Occidente ad essere perdente nei confronti delle altre civiltà, proprio perchè rinuncia al suo ruolo di guida morale, civile, economica e politica.
Basti vedere la costosa inutilità, che ormai è trasformata in dannosità, di istituzioni (che pure continuiamo a pagare profumatamente) come l'onu, l'unhcr, la fao, tutti ormai in mano ad esponenti del vecchio terzo mondo perchè in quelle organizzazione si vota per teste (cioè ogni stato ha un voto) e non in base al contributo che viene versato e così noi paghiamo, per dirla con Marx, per costruire la corda che ci impiccherà.
E qui, penso che le due Destre tornino una.
Da qui possiamo ripartire.
Dai veri Valori dell'Occidente che ci hanno fatto grandi e che dobbiamo recuperare per tornare ad esserlo: Tradizione, Radici e Identità, ma, soprattutto, consapevole Orgoglio per la nostra Storia, le nostre Imprese, il nostro Passato, tutto il nostro Passato, anche (e soprattutto) quello che alcuni vorrebbero cancellare, riscrivere o condannare per creare artificiali e immotivati sensi di colpa.
1 commento:
Articolo molto stimolante. Esiste da tempo una destra più identitaria e nazionalista e un'altra destra mondialista. Oltre alla guerra in Medio Oriente e a quella in Ucraina, anche la cosiddetta "pandemia" è stata il banco di prova fra una destra libertaria contraria alla dittatura sanitaria, e una obbediente e organica a scelte governative.
I punti in comune fra le due anime di destra sono i valori e l'avversione al genderismo, agli uteri in affitto e all'immigrazionismo. E' già qualcosa...
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