Credevo che il peggior ministro del Governo Meloni fosse quello per la Salute che non si era mai distinto nel contestare la repressione sanitaria e le limitazioni alla libertà personale dell'era covid.
Devo invece consegnare tale riconoscimento al ministro dell'ambiente, Pichetto Frattin.
Costui già aveva versato lacrimucce davanti alle paturnie di una ecoambientalista, ma adesso si è superato.
Il nostro Governo, i parlamentari europei e nazionali della Maggioranza, quindi anche di Forza Italia partito che ha designato Pichetto Frattin, hanno votato compatti contro la politica espropriativa delle case degli Italiani che va sotto il nome di "case green", l'ennesima iniziativa dirigista e sovietica dell'unione europea.
Pichetto Frattin invece ha rilasciato una dichiarazione con la quale si propone di accelerare il percorso di transizione ecologica nelle abitazioni.
Il tutto con una dichiarazione di principio (principi dei quali faremmo volentieri a meno e vorrei vedere archiviati nella spazzatura indifferenziata) senza fornire alcuna indicazione su chi deve sostenerne i costi.
Il punto è che i costi o vengono accollati allo stato, con un intollerabile aumento del debito pubblico, ben oltre i 200 miliardi del costo del 110% di Conte, oppure quel costo mostruoso, insopportabile, verrebbe accollato ai singoli proprietari.
Inaccettabili ambedue le ipotesi.
L'unica opzione accettabile sarebbe accollare i costi a quelle nazioni e a quei cittadini favorevoli alla transizione ecologica, a cominciare dalle famiglie di quelli di ultima generazione.
E poi deve essere valutata l'efficienza di tale transizione, perchè se il rendimento della trasformazione delle case green è la stessa delle automobili elettriche, allora credo che si debba continuare con i sani, efficaci sistemi a gas, petrolio e derivati che ci hanno dato così tante soddisfazioni fino ad oggi.
E smettiamola di votare per i partiti centristi che mandano i Pichetto Frattin ad ostacolare l'azione di Governo, per genuflettersi davanti al soviet di Bruxelles.
1 commento:
E Lupi dove lo mettiamo? Durante la prigionia di Toti durata 3 mesi, si è distinto solo per belati (in luogo di ululati, come da cognome).
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