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29 aprile 2024

Semplicemente "Giorgia"


Un'ora e venti di un intervento che riproduco, perchè merita di essere ascoltato per confrontarlo con le inconcludenti parole al vento dei cattocomunisti.

In questi giorni ho riascoltato anche una intervista di Giorgio Almirante del 29 aprile 1987 a Minoli, reperibile anche quella su You Tube e che ugualmente inserisco in questo mio commento.

Trovo la stessa passione civile, la stessa coerenza ideale, la stessa empatia, lo stesso impegno per l'Italia, per gli Italiani, pur nella profonda diversità dei tempi, delle esperienze dei protagonisti, del loro ruolo.

Quasi quarant'anni dopo quella intervista Giorgia Meloni, da Presidente del Consiglio, ha avuto la possibilità di dimostrare nei fatti la capacità di governo della Destra, con l'obiettivo di trasformare in leggi, in azioni positive le tesi che appartengono ad una comunità ideale.

Con tutte le difficoltà che comporta il governare con alleati con i quali dover condividere il percorso e le scelte, con un ente sovranazionale che pretende di decidere di entrare in guerra, ma anche il formato dei tappi di plastica delle bottiglie.

Oltre un'ora non per elencare tutto quello che si è fatto e si farà, anche per riparare i danni dell'assalto al bilancio dello stato devastato dai giallorossi grillini e cattocomunnisti, ma per dare il quadro ideale, l'obiettivo cui tendere.

Un obiettivo che, come tutti i traguardi ideali, non si raggiungerà mai, ma che, passo dopo passo, possiamo avvicinare, più o meno velocemente.

Dal trasformare l'Europa da ente burocratico, oppressivo, di stampo sovietico, ad una confederazione di nazioni libere le cui energie non devono essere compresse in un dirigismo gretto e meschino.

I quotidiani oggi più che ai contenuti, coprono il colore, quello del "votatemi, scrivendo Giorgia".

Dotti e sapienti che discettano sulla legittimità di un simile voto, dimenticando, come ha fatto notare il Ministro Lollobrigida, che basta che nelle liste sia indicato il candidato "Giorgia Meloni detta Giorgia".

E ricordo che Pannella si presentava sempre così nelle liste: Giacinto Pannella detto Marco, perchè il suo nome era Giacinto, Marco era il nome che si era scelto, probabilmente perchè più facile e accattivante.

A parte la questione Ucraina, mi trovo pienamente d'accordo con tutto quanto delineato dalla Meloni, soprattutto nella prospettiva di una Europa diversa, senza le fole degli invasati ecoambientalisti e delle loro direttive sovietiche in materia di energia, case automobili.

La tentazione di votare "semplicemte Giorgia" è molto forte, per comunanza ideale, per sostenere il Governo e il suo Presidente.

Però la Lega candida il Generale Vannacci ...

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