Dopo le reazioni di chi la guerra la vorrebbe estendere all'intera Nato, a cominciare da Zelensky l'unico ad averne un legittimo interesse, Parolin ha detto che per arrivare alle trattative è la Russia che deve cessare il fuoco.
Non ha parlato di armistizio, cioè recipro cessate il fuoco ed a me le parole di Parolin sono suonate un po' come: la Russia deve cessare il fuoco, ma l'Ucraina può continuare a sparare.
Che si chieda alla sola Russia di cessare il fuoco mi sembra una sparata giusto per dire qualcosa che sia gradita a chi ha reagito male alle parole di Bergoglio: peggio la pezza del buco.
Come pure chiedere ad Israele di ritirarsi da Gaza, di cessare le ostilità o alle nostre navi di limitarsi ad intercettare i missili Houthi (uno dei quali, se insistiamo sulla sola azione difensiva, prima o poi, passerà e saranno dolori).
Non credo che sia così che si possa concludere un conflitto e neppure con un organismo internazionale sfacciatamente a fianco di una parte come accade con l'onu a Gaza.
Le parole senza senno proseguono con Macron che, forse intuendo che per lui l'unica scappatoia alla sconfitta elettorale è votare in un clima bellico, vorrebbe inviare truppe in Ucraina.
Mentre mi preoccupa la sfacciata interferenza di Biden sul governo israeliano con l'unica finalità di riconquistare i voti degli americani di fede islamica (e questo la dice lunga su quanto male faccia una società interrazziale e interculturale che, alla fine, non difende gli interessi della propria parte, ma cerca, inutilmente, di avere la botte piena e la moglie ubriaca).
Sembra qusi che l'Occidente, dove sta prendendo piede la spinta all'eutanasia, voglia disperatamente trovare il pretesto per un suicidio di massa.
Ed è molto triste se ripensiamo alla nostra gloriosa Storia.
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