Poco più di venti minuti nel primo video, che riprende la formula degli Appunti di Giorgia ma, causticamente, viene ridenominato TeleMeloni.
Una chiara, coerente, concreta esposizione di quello che il Governo ha fatto e che si appresta a fare.
Poi un minuto di elegante presa in giro ai radical chic che, come i carri armati del Duce nelle barzellette del passato, passano da un Formigli ad una Gruber, ad un Augias, ad una Bortone e via percorrendo tutta la dolente via crucis degli orfani del pd.
In un minuto la Meloni risarcisce moralmente decine di milioni di Italiani costretti ad informarsi sui canali alternativi perchè le stazioni radio televisive nazionali sono disgustosamente strumento di propaganda cattocomunista e grillina.
Mi viene da pensare: ma se il Centro Destra (perchè Salvini non è da meno della Meloni, solo che non è lui il Presidente del Consiglio, cioè il parafulmine di tutto il disagio cattocomunista) potesse avere tutta la compiacente e genuflessa visibilità che stampa, radio e televisioni concedono alla Schlein, a Conte, persino a Calenda, Renzi, Fratoianni e Bonelli, ma quanti voti prenderebbe ?
Il 60%, il 70% ?
Ma forse è sufficiente che diano la parola ai cattocomunisti ed ai grillini, tarantolati e con la bava alla bocca, per far capire a chi sa capire, che da un lato c'è un Governo che fa l'Interesse Nazionale, dall'altro ci sono improvvisatori che, dopo aver fallito per undici anni, adesso, grazie ad una stampa compiacente che li accredita a prescindere e spesso si sostituisce loro dimostrandosi inaffidabile nelle sue "informazioni"
, si atteggiano a professorini.
Come si fa, allora, a non votare "Giorgia" alle elezioni europee ?
E poichè votare Giorgia è, purtroppo, a causa del sistema elettorale che costringere a votare un solo partito senza poter dare preferenze a candidati di una differente lista, alternativo a votare per il Generale Vannacci, ognuno di noi dovrà sciogliere il dubbio il 9 giugno, prima di entrare nell'urna.
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