Marcello Veneziani nel suo editoriale odierno ne La Verità, commenta il caso, tra l'altro fornendo l'informazione che sarebbe stato il professore a chiedere se i due volessero essere esonerati, con un atto di zelante, totale e non richiesta sottomissione.
Sembra che, in alternativa a Dante, per i due piccoli islamici, sia stato proposto un corso su Boccaccio.
Veneziani ironizza su questo scambio tra il Dante che manda all'Infermo Maometto e Boccaccio che descrive scene licenziose ed erotiche, ma il punto è che la lingua italiana si è formata sia con Dante che con Boccaccio (e Petrarca e Guinizelli e Cecco Angiolieri e Cavalcanti e via via fino ad Ariosto e Tasso - come la metteranno con La Gerusalemme Liberata ? - e Manzoni e Foscolo e tanti altri fino al nostro secolo).
Escludere dall'insegnamento anche uno solo di quei poeti e scrittori che hanno costruito la nostra lingua, significa non voler insegnare e non voler imparare non solo il nostro linguaggio comune, ma anche la nostra essenza di Italiani.
Escludendo uno o più dei Grandi (ma anche dei meno Grandi) della nostra Storia Letteraria, non si insegna e non si impara ad essere Italiani.
E questo non possiamo permetterlo, non possiamo tollerarlo.
Non è ancora troppo tardi per una drastica inversione di rotta.
Chi arriva (autorizzato !) in Italia deve accettare l'Italianità, deve accantonare le sue tradizioni tribali, per assumere i nostri usi e costumi, per studiare la nostra Lingua, la nostra Storia, per imparare a memoria brani della Divina Commedia, di Marzo 1821, dei Sepolcri, perchè deve assorbire la nostra Cultura, deve metabolizzarla e quindi comportarsi automaticamente in base alla nostra Tradizione.
Diversamente non sarà mai Italiano, per quante firme e timbri possano mettere sui suoi documenti.
E se chi arriva (regolarmente) a casa nostra non accetta le nostre regole fondate sulla nostra Tradizione, allora dobbiamo imbarcarlo, anche a forza, su un mezzo che lo riporti da dove è venuto.
Magari assegnandogli come valletti i professori sottomessi che dimostrano che non possono insegnare ciò che non capiscono e soprattutto non sanno insegnare la Dignità e l'Orgoglio dell'essere Italiano.
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