Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

03 luglio 2024

I Vecchi, quelli Grandi e quelli che lo sono molto meno


Lo spunto viene dalle impressionanti immagini di Biden, presidente degli Stati Uniti, non solo durante il dibattito con il precedente Presidente Trump, ma in tutte le riprese dove appare suonato come un pugile dopo un k.o. e lo si considera "vecchio", a 81 anni.

Poi viene da pensare che Mattarella di anni ne ha 83 e Bergoglio ne farà 88 a novembre, ma quelli sono portati in palmo di mano.

Accade quindi che un grande giornalista come Vittorio Feltri, le cui direzioni hanno portato copie vendute e seguito di lettori, dimostrando il suo valore professionale e personale, esprima sue valutazioni sulla politica, sulle persone, sulle situazione e venga subissato da insulti che pongono in primo piano la sua non più verde età.

Contemporaneamente una signora di 93 anni che non si capisce in cosa abbia "illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario" (art. 59 della costituzione antifascista nata dalla resistenza bla ... bla ...bla ...) tanto da essere nominata senatore a vita (che speriamo vengano soppressi con la riforma attualmente al secondo di quattro passaggi parlamentari) esprima uguali giudizi su altre situazioni e altre persone e viene invece portata in palmo di mano, esaltata come un oracolo e riverita come una divinità.

Alla fine si capisce che non è l'età a rendere qualcuno un vecchio imbornito o un saggio e fulgido esempio, ma è quello che dicono.

Se fanno affermazioni funzionali alla narrazione che viene imposta tramite una stampa quasi tutta allineata a sinistra, con i più vieti concetti di inclusione, allora sono da elogiare ed ottengono aperture di giornali, radio e televisioni.

Se, invece, dicono quello che pensano senza infingimenti e senza ipocrisia, allora vanno messi all'indice, ridicolizzati e si vorrebbe impedire loro di esprimersi.

Alla fine è sempre una questione di schieramento.

Un pregiudizio che impedisce di riconoscere i meriti reali, ma privilegia l'appartenza alla propria cerchia.

Ecco perchè la sinistra è stata presa dal ballo di San Vito quando la Meloni ha istituito il ministero dell'Istruzione e del Merito.

Merito, una parola che i cattocomunisti vorrebbero cancellare dal dizionario, tanto per i giovani quanto per i vecchi.

02 luglio 2024

La Francia fa emergere i limiti del doppio turno

Il Presidente del Senato, scatenando le solite reazioni belluine dei cattocomunisti, recentemente ha sollevato la questione se sia opportuno continuare con il doppio turno per l'elezione dei sindaci (sottolineo che è SOLO per l'elezione dei sindaci e non anche dei presidenti di regione).

Le elezioni in Francia del 30 giugno e i miserabili pastrocchi che stanno cercando di fare in vista del secondo turno del 7 luglio, rispondono meglio di ogni "costituzionalista" emerito e celebrato dalla stampa rossa al perchè dovremmo dimenticare il doppio turno.

Il principio del doppio turno sarebbe quello di coniugare stabilità con rappresentatività.

Si dovrebbe raggiungere una maggioranza stabile e, nel contempo, rappresentativa della reale maggioranza degli elettori.

In realtà se il primo turno è utile ai partiti per contarsi, la settimana (o le due settimane nel caso italiano dei sindaci) servono a stringere i peggiori e più immondi accordi di potere, di scambio.

Per ottenere l'appoggio dei candidati arrivati terzi, si ribaltano o si accantonano le proposte che erano state presentate al voto degli elettori, si spendono parole e si fanno promesse per dare incarichi a questo o quello, compensativi per la loro rinuncia alla battaglia politica a prescindere da ogni valutazione di merito.

Non si raggiunge così alcuna stabilità di governo, ma solo l'immobilismo dovuto al contrappeso tra dare e avere tra partiti, con l'aggravante di un doppio costo, quello dell'immobilismo che non consente di sviluppare un progetto di governo e quello del clientelismo compensativo verso chi ha rinunciato per far convogliare i propri voti sul miglior offerente.

E qui c'è l'ulteriore dimostrazione che il doppio turno è nocivo.

Si trattano gli Elettori come mandrie.

Il candodato che per settimane ha blandito, promesso, assicurato di svolgere un compito, di sostenere idee e progetti, si trasforma nel padrone che sposta i "suoi" voti esclusivamente in cambio di un vantaggio personale.

Perchè gli Elettori dovrebbero automaticamente spostarsi secondo le indicazioni del candidato che hanno votato al primo turno ?

Lo farebbero solo quelli che hanno qualcosa in ballo, qualcosa in gioco, qualcosa da guaagnare o perdere e, allora, non ci sarebbe alcuna nobiltà nella politica che sarebbe sempre e comunque con la "p" minuscola.

Se due candidati hanno la possibilità di convergere su un programma di compromesso, lo facciano da subito, per poter presentare agli Elettori quel programma sul quale chiedere il voto e che non cambia in una sola settimana tra un voto ed un altro.

Il sistema italiano delle coalizioni è di gran lunga migliore di quello francese del doppio turno, perchè le coalizioni concordano preventivamente un programma da realizzare in caso di vittoria e gli elettori si aspettano che quel programma venga realizzato, in tutto o in parte, ma che non sia rimescolato in una settimana solo per accattivarsi il voto di una parte che si era presentata con altri programmi, magari opposti.

Come in Francia dove Macron, pur di impedire che si costituisca una maggioranza omogenea, ha aperto ai sostenitori della patrimoniale, delle tasse, dell'assistenzialismo, dell'immigrazionismo.

Io voglio sperare che gli elettori francesi abbiano sufficiente giudizio per non lasciarsi trattare come una mandria condotta al macello e giudichino con la loro testa cosa significa adeguarsi alle scelte della desistenza tra gli pseudo liberali di Macron ed i socialcomunisti di Melanchon.

Quale governo potrebbe mai uscire da una situazione bloccata, senza una maggioranza omogenea ?

Potrebbe essere solo un governo debole, frequentemente impallinato in parlamento e incapace di costruire un qualsivoglia progetto.

Le storture del doppio turno sono tutte davanti ai nostri occhi, non si ottiene nè stabilità, nè rappresentatività, ma solo una serie continua e senza fine di accordi più o meno sottobanco, di spartizione dei ruoli più lucrativi senza alcun riguardo per quello che è l'interesse da perseguire, l'interesse comune che richiede scelte chiare, che siano portate a conoscenza degli Elettori prima del voto e che non siano soggette a revisioni successive al voto espresso che deve essere un mandato vincolante per ogni eletto.


01 luglio 2024

Never complain, never explain

Un lettore de La Verità, con una sua lettera pubblicata oggi, ha in poche parole indicato la strada al Centro Destra richiamando una regola di Casa Windsor puntualmente applicata dalla Regina Elisabetta II: "never complain, never explain", cioè mai scusarsi, mai spiegare.

Il lettore, che dimostra di essere un conoscitore della Politica, quella con la "P" maiuscola, conclude citando una frase di Sir Winston Churchill che raccomandava di non accontentare l'opposizione, perchè tanto non sarebbe mai stata soddisfatta.

Le due citazioni molto "British" sono riferite al comportamento che dovrebbe tenere la Maggioranza di Centro Destra davanti alla canea che, ad ogni flatulenza di stampa o giudiziaria, scatenano (o vorrebbero scatenare) i cattocomunisti.

Nella fattispecie le citazioni arrivano dopo la ridicola "indagine"di "stampa", eseguita con i discutibili metodi dello spionaggio dal buco della serratura, che ha scatenato colonne di piombo per qualche frase definita antisemita e per qualche saluto romano.

Purtroppo i dirigenti di Fratelli d'Italia non conoscevano la regola Windsor e non l'hanno applicata, distinguendosi nello stracciarsi le vesti contro quelle frasi, invece di ignorare la canea rossa e occuparsi di cose serie.

Mi auguro che, almeno, conoscano Churchill e ne applichino il principio per cui, a fronte delle richieste assurde di punizioni, espulsioni, messa al bando della Gioventù Nazionale, NON accontentino l'opposizione tanto non ne sarebbe mai soddisfatta.

Mi auguro che la Meloni e tutti i suoi collaboratori, continuino ad ignorare le richieste di dichiararsi antifascisti, esattamento come fa il Generale Vannacci che, giustamente, ricorda che non è obbligatorio essere antifascisti.

Finora le opposizioni non hanno presentato una sola richiesta che vada nel senso dell'Interesse Nazionale, ma ha solo accampato pretese ideologiche fuori dal seminato e remato contro l'Italia.

Mai come oggi dovrebbero essere applicate le regole Windsor e Churchill.

Mai scusarsi, mai spiegare e mai accontentare una opposizione che non ne sarebbe mai soddisfatta.