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13 gennaio 2021

Il Grande Reset


Da tempo si parla del "grande reset" che sarebbe l'azzeramento del mondo conosciuto per ricostruirlo su basi, secondo i suoi ideatori e fautori, migliori.

Se il buongiorno si vede dal mattino, il mondo che uscirà dal grande reset voluto dagli oligarchi di Silicon Valley sarà molto simile all'Unione Sovietica di Stalin, dove chi si oppone verrà cancellato con un click.

E' il mondo delle chiusure, delle reclusioni forzate, dei divieti di circolazione, di riunione, di scelta sulle cure, che porta al divieto di manifestare le proprie opinioni se sono in contrasto con quelle degli oligarchi.

Ilaria Bifarini è una studiosa di economia (e altro) che già avevo apprezzato per un saggio intitolato I coloni dell'austerity.

Intorno a Natale è uscito il suo nuovo saggio intitolato appunto Il Grande Reset (€. 15,00, Phasar) che, come tutti i libri scomodi, bisogna cercare e ordinare (io, da bolognese, sono andato da Nanni e l'ho avuto in circa una settimana nonostante il periodo natalizio).

Il saggio esamina e mette in ordine la varie fasi che ci hanno portato alla situazione odierna, documentando e proponendo anche ampie citazioni di quanti hanno, in buona o malafede non possiamo saperlo, tirato la volata ai fautori del grande reset.

E' un saggio di 200 pagine dense di argomentazioni e di spiegazioni e, assumendo la buona fede degli ascari di Silicon Valley, possiamo confermare la validità della saggezza popolare quando si dice che la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni.

La buona intenzione sarebbe quella di creare una società aperta e gentile, paritaria e libera dall'odio.

Per arrivarci, però, l'unico percorso che sembra essere stato intrapreso è quello dell'odio e dell'annientamento del nemico, che è poi chi non la pensa come gli oligarchi di Silicon Valley.

La pandemia derivante dal morbo cinese diventa così l'innesco del grande reset, in cui le popolazioni vengono costrette a dipendere dalla volontà di pochi che, con il miraggio del vaccino miracoloso che "la scienza" dovrebbe produrre, nel frattempo distruggono tutto l'esistente, costringendo le persone a vivere di sussidi.

Emblematica la posizione di una ecologista, che è stata persino ministra, danese il cui "contributo" all'ipotesi di società futura è integralmente riportato da pagina 149.

Un delirio che avevamo conosciuto solo nei romanzi e nei film di fantascienza distopica, dove uno stato onnipresente mantiene le popolazioni in una situazione di perenne soggezione e dove le macchine svolgono per intero il lavoro.

Non c'è più proprietà nè privacy, quindi non esiste più la libertà individuale.

Chi non si allinea, semplicemente scompare, come sta accadendo adesso ai sostenitori di Trump nei vari social di sinistra, dai quali vengono cancellati.

Il saggio non fornisce una ricetta, anche se nelle ultime due pagine formula una ipotesi di resistenza attraverso la consapevolezza dell' "io" contro la società "robotica" che ci viene apparecchiata.

Conoscere però, attraverso una chiarissima e documentata esposizione, come stiamo arrivando a vederci sfilare ogni libertà, è però utilissimo per capire quello che stiamo vivendo e, capirlo, può aiutarci a trovare il modo per contrastare, annullare, limitare o disinnescare il grande reset.

3 commenti:

Nessie ha detto...

Senza voler accampare diritti di primogenitura nel diffondere detto piano già in dicembre

https://sauraplesio.blogspot.com/2020/12/parlateci-del-grande-reset.html

sottolineo che nessun giornalista nostrano OSA parlarne. E che l'opposizione tace e parla d'altro. Eppure nell'articolo copianicollato da me riportato e che circolava su WhatsApp già nell'ottobre scorso, vengono riportate nero su bianco tutte le date dei confinamenti passati, presenti e futuri. Come facevano già a saperlo? E poi i "complottisti" saremmo noi che diffondiamo le loro diaboliche macchinazioni.

Poi comunque il Great Reset è stato spiegato a chiare lettere da Schwab durante il World Forum di Davos nel gennaio scorso. Ed è proprio quello che venne rifiutato da Trump.

Massimo ha detto...

La Bifarini analizza i vari interventi dell' "entusiasta" Schwab. Sì, del grande reset se ne parlava da tempo e la sua pratica attuazione è arrivata adesso complice il morbo cinese, così da creare più di un sospetto legittimo sulla natura e causa di tale virus. La vicenda poi è degenerata con i brogli denunciati da Trump in occasione dell'elezione presidenziale che hanno consentito di rimuovere l'unico vero ostacolo al grande reset, cioè il presidente Trump.

Nessie ha detto...

Schwab è "entusiasta" nel venderci la Grande Ciofeca opportunamente indorata e infiocchettata, tipo "sol dell'avvenire" comunista.
Ho trovato il discorso di Trump integrale in questa stessa occasione (Davos), e vale la pena di rileggerlo (è sottotitolato in italiano) alla luce di quanto è appena successo:

https://www.youtube.com/watch?v=OtFumoQ6sxQ

gli oligarchi del Reset avevano molte buone ragioni per toglierselo di torno.