Eppure la leggenda storica narra che fino alla presa di Bisanzio, i maggiorenti (vescovi e consiglieri dell'Imperatore) continuarono a parlare di cose futili, tanto che venne fuori l'espressione "parlare del sesso degli angeli", per rappresentare una discussione vuota e inutile.
L'Italia di Draghi e (speriamo ancora per poco, anche se al peggio non c'è mai fine) di Mattarella si comporta come Bisanzio.
Si parla o, meglio, vengono diffuse le veline governative, senza alcun contraddittorio, su un virus il cui principale effetto è stato mettere a nudo l'impreparazione, l'improvvisazione, l'ammuina di Draghi e del suo governo.
In seconda battuta si parla dell'elezione del nuovo presidente della repubblica, una attività riservata ad un migliaio di persone su 59 milioni di abitanti e 40 milioni di aventi diritto al voto, tenendo fuori gli Elettori, quindi il Popolo.
Una ammuina settennale, che si risolverà in complicati giochi ad incastro e di potere per escludere chi ha più autonomia dalle centrali estere finanziarie ed affaristiche e quindi rappresenterebbe meglio gli interessi dell'Italia e degli Italiani, per favorire chi è più colluso con le consorterie di potere dell'Unione del Male.
Nel frattempo, senza che venga dato adeguato risalto alla notizia, aumentano i costi delle bollette, delle utenze, della benzina, delle fonti energetiche, degli alimentari, aumenti che, a cascata, si ripercuoteranno su tutti gli altri beni e servizi.
Draghi, però, cerca una comoda via di fuga verso il Colle e si avvicina il momento in cui il Centro Destra potrebbe sì vincere le elezioni, ma per governare sulle macerie lasciate dai "migliori": milioni a casa, impoveriti ed umiliati, senza stipendio per il solo motivo che non vogliono (legittimamente) vaccinarsi; orde di clandestini che sciamano sulla nostra terra portativi dalle ong con il timbro di legittimità della magistratura e la benedizione di Bergoglio; costi alle stelle per riscaldarsi, illuminare le case, spostarsi, mangiare.
E con tutti i clandestini che abbiamo già in casa, i nuovi "turchi" non dovranno neppure abbattere una porta o un muro: sono già qui.
Stanno distruggendo l'Italia e, con la complicità di tutti coloro che belano a comando, credendo alle veline del regime, ci stanno riuscendo senza sforzo.
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