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12 gennaio 2022

Intrigante provocazione di Veneziani

Ieri La Verità ha pubblicato un articolo sul Quirinale e dintorni  di Marcello Veneziani che è una intrigante provocazione.

Ne scrivo oggi così ho potuto inserire il collegamento al sito di Veneziani che, in giornata, si può comunque vedere qui a fianco.

L'articolo è godibilissimo e ben motivato, per cui riassumo solo la sostanza.

Veneziani provoca affermando che:

1 - lasciamo perdere la candidatura di Berlusconi da parte del Centro Destra al Quirinale

2 - puntiamo su Draghi figura stimata all'estero

3 - riesumiamo Renzi come presidente del consiglio.

Veneziani motiva ma, per una volta, il mio rateo di approvazione per le sue idee che di solito è al 100%, questa volta scende drammaticamente al 30%.

Infatti sono d'accordo solo sul punto 1.

Per quanto sarebbe a me graditissimo vedere le facce dei cattocomunisti, del "popolo viola", di Molinari e di Travaglio e di tutti i magistrati che si ritroverebbero Berlusconi presidente del Csm, sono altresì convinto che il Cav, pur di dimostrarsi imparziale, agirebbe come l'arbitro chiamato a dirigere la sua squadra del cuore: fischierebbe sempre a senso unico contro il Centro Destra.

Meglio evitarlo, anche se il dispiacere sarebbe pari alla gioia dei magistrati e di Travaglio (poi sia chiaro che Berlusconi è meglio di tutti i nomi che sono apparsi sui giornali finora, da Mattarella a "una donna" passando per Draghi e Casini).

Quindi sul punto 1 sono in perfetta sintonia con Veneziani, tanto più che ci sono uomini di valore nel Centro Destra come, ad esempio, Antonio Martino.

Sugli altri due punti invece non condivido nulla.

Di Draghi ho ripetutamente scritto che mi pare un essere mediocre, sopravvalutato, ambizioso, il cui successo è dovuto esclusivamente al fatto di essersi scavato una nicchia sempre all'interno di organismi (Goldman Sachs, Bankit, Bce) in cui le professionalità, che gli hanno fatto da "negri", si sprecano.

Renzi, invece, non so per quale embolo impazzito Veneziani lo abbia tirato fuori.

Renzi è il vero erede di Craxi, arrogante e strafottente nei giorni di gloria, rabbiosamente impotente nei giorni tra la polvere.

Renzi avrebbe dovuto rinunciare alla politica dopo il referendum mantenendo la parola data e invece per colpa di Renzi non andammo al voto nel 2019 quando Salvini uscì dal governo con i cinque stelle e ci siamo dovuti sorbire il Conte 2 e Draghi, perdendo almeno quattro anni.

Intrigante la provocazione di Veneziani, ma meglio che resti tale, almeno per quanto riguarda Draghi e Renzi.


2 commenti:

Nessie ha detto...

L'ho letto anch'io seguendo il link che porta al suo sito. Veneziani da un po' di tempo in qua, mi scontenta e si mostra un addomesticato barboncino di sistema. Saranno stati i suoi trascorsi alla RAI?

Massimo ha detto...

A me proprio no. Leggo sempre i suoi articoli sulla Verità e su Panorama e gli altri scritti che trovo nel suo sito. Il più delle volte condivido quasi totalmente. Poi ci sono alcune posizioni che non sono nelle mie corde, forse perchè lui è e continua ad essere di quella destra sociale in cui affondano le radici dell'Msi, mentre io, sul piano sociale ed economico, sono un liberista. Quanto alla Rai fu la miglior stagione quella che vide l'Annunziata presidentessa e subito dimissionaria, sostituita, senza nomina ufficiale, da Veneziani fino al termine del mandato.