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No alla deriva

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29 gennaio 2022

Si espone al pubblico disprezzo il verminaio centrista e moderato

Non condivido le interpretazioni che vengono oggi date dalla stampa (e intendo quella vera, di informazione, cioè La Verità e la Zuppa di Porro, non considero certo la rai, sky tg24 o i quotidiani veline del regime) sull'esito delle votazioni di ieri.

La scelta di puntare sulla Casellati mi è sembrata una scelta saggia ed opportuna perchè, senza tanti minuetti, si è proposta alla presidenza della repubblica una persona degna, di qualità, di esperienza parlamentare e professionale.

Ed è stato un bene che tutta Italia possa prendere definitivamente atto della inaffidabilità dei "moderati" e, quindi, seppellirli nel massimo disprezzo.

I franchi tiratori di Forza Italia e delle frattaglie centriste non hanno offeso la Casellati, ma hanno solo mostrato il livello morale di chi ha posto in atto una simile strategia.

E non si dica che il parlamentare non ha vincolo di mandato, visto il comportamento dei cattocomunisti che per paura del segreto dell'urna (dove notoriamente anche il piccolo Stalin del pci/pds/ds/pd non vede) hanno deciso di astenersi.

Ridicola poi l'enfasi sui 336 voti ottenuti nella votazione successiva da Mattarella, a parti invertite.

A casa mia 382 è più di 336 e se "Mattarella vola", allora "la Casellati è in orbita".

Condivido in toto le dichiarazioni della Meloni che, puntando il dito contro il centrume moderato, richiede una riflessione sul futuro da effettuare assieme a Salvini (e noto che ha citato solo Salvini e non Berlusconi o Tajani).

E' infine un bene che il verminaio centrista sia stato sgamato adesso, quando il Centro Destra comunque non ha una maggioranza parlamentare, così che al momento di stilare le liste elettorali si possano scegliere persone affidabili e non trasformisti pronti al salto della quaglia.

Resta la questione del presidente.

Intendiamoci: se non si trovasse un nome, possiamo anche restare senza, tanto per l'ordinaria amministrazione fino al 3 febbraio ci pensa Mattarella e dopo il 3 febbraio la facente funzione Casellati.

Non abbiamo bisogno di un presidente della repubblica, ma abbiamo bisogno di un governo che tuteli gli interessi dell'Italia e degli Italiani sulle orde di clandestini che continuano ad essere sbarcati dalle ong e che poi sciamano sulla nostra terra, sulle tasse, sulla bolletta energetica, sulla Sovranità Nazionale e Monetaria, sulla fine della dittatura sanitaria.

E adesso il governo nulla sta facendo, con Draghi occupato e preoccupato perchè la sua via di fuga dalle responsabilità in direzione del colle, sembra sempre più a rischio e pertanto ha messo in attesa qualsiasi provvedimento.

E questo ci dice anche che uno così bramoso di assumere un incarico, non dovrebbe mai essere eletto a quell'incarico.

Un incarico che, come nota ancora giustamente la Meloni, sarebbe già stato coperto se ci fosse stata l'elezione diretta da parte del Popolo.

E, soprattutto, sarebbe stato eletto un presidente che, da candidato, sarebbe stato costretto a presentarsi ed a dirci come la pensa sui clandestini, sull'Unione del Male, sulle tasse, sulla disastrosa politica energetica filoecologista, sulla dittatura sanitaria.

Perchè un presidente della repubblica (come un presidente del consiglio) che arrivasse dagli oscuri sottoscala della burocrazia statalista, non può essere rappresentativo degli Italiani.

Neppure se fosse una donna, magari a capo dei servizi segreti, perchè anche di lei non sapremmo nulla ed è necessario che chi ci rappresenta si sia sottoposto al giudizio del Popolo.

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