Mi fa piacere che il Centro Destra, oggi, ci provi, salvo ripensamenti dell'ultimo minuto, a votare la presidentessa del senato Elisabetta Alberti Casellati.
Non sarà eletta, ma se, per una imperscrutabile volontà del Fato, ciò dovesse accadere ottenendo 505 voti, credo che un brivido di gioia pervaderebbe almeno 30 milioni di Italiani che si riconoscono nel Centro Destra.
Ieri sera eravamo andati a dormire con l'ipotesi Franco Frattini, ovviamente bocciata da Letta e dai cattocomunisti che boccerebbero chiunque dei suddetti trenta milioni di Italiani, ma ci siamo alzati con l'ipotesi Casellati.
Ancora in forse vista l'ennesima prova di debolezza con la riunione dei segretari di partito indetta da Salvini il quale, peraltro, ha appena diffusa via social la comunicazione che riproduco: "una donna delle istituzioni al Quirinale. Un onore proporla".
Evidentemente il Centro Destra proverà a votarla e vediamo come va.
In ogni caso, con l'ostilità preconcetta dei cattocomunisti, comincia a delinearsi un interessante muro contro muro, in cui non si può sapere chi possa vincere stante i numeri esistenti in parlamento.
Intendiamoci: possiamo anche perdere nonostante i grandi elettori del Centro Destra siano in maggioranza relativa, ma perdere, cioè avere ancora una volta un presidente fazioso espressione di una minoranza di Italiani, che prende ordini dall'Unione del Male, provando a contrapporgli un candidato (sulla carta) più degno, assume una caratteristica di Dignità, Onore e di prospettiva ben diversa che far finire a tarallucci e vino la vicenda eleggendo, tutti assieme, lo stesso presidente fazioso espressione di una minoranza di Italiani, che prende ordini dall'Unione del Male.
Quindi confido nella carica salutare, per oggi e per il futuro, di uno scontro, muro contro muro, tra il Centro Destra ed i cattocomunisti.
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