Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

31 ottobre 2024

I Buddenbrook

La letteratura ci ha sempre insegnato come la decadenza delle famiglie sia progressiva con il passare delle generazioni.

I due classici più noti sono I Buddenbrook di Thomas Mann e La saga dei Forsyte di John Galswarthy.

In Italia, caduta la Monarchia dei Savoia che scontentò fascisti e antifascisti che votarono assieme per la repubblica, era rimasta una sola famiglia regnante, almeno in economia e, segnatamente, nel settore automobilistico: gli Agnelli.

Tralasciamo i "retroscena" dei "ben informati" con tutti i pettegolezzi del passato e le non edificanti vicende personali di oggi, ma non possiamo ignorare il comportamento assunto dall'erede di quinta (o sesta ?) generazione, John Elkann che ha declinato la convocazione in parlamento per spiegare la politica che intende seguire nel settore automobilistico in Italia.

E questo dopo che il suo amministratore delegato aveva richiesto, per l'ennesima volta, un esborso allo stato italiano per finanziare, con incentivi, la vendita delle sue autovetture, con lo squallido ricatto sull'occupazione.

Sono quindi contento (oltre la mia personale convinzione che lo stato debba lasciare alla Legge del Mercato, quindi alle scelte dei cittadini, il successo o meno delle imprese economiche) che nella legge di bilancio siano stati ridotti i fondi per gli incentivi al settore automobili.

E' ora di smetterla di farsi ricattare da chi cerca di proseguire nella politica, condotta con ben altra intelligenza dai vecchi Agnelli che perseguivano la socializzazione delle perdite e la privatizzazione dei profitti.

La Fiat, ora Stellantis, noi Italiani ce la siamo pagata più e più volte e, pur essendo personalmente contrario, in linea di principio, a qualsivoglia intervento dello stato, farei una eccezione, ma una sola !, in questo caso, nazionalizzando fabbriche, marchio, diritti sui modelli e requisendo beni mobili e immobili della famiglia per pagare le maestranze, salvo poi cercare un acquirente, possibilmente all'interno dell'imprenditoria nazionale (semprechè esista ancora e non si sia tutta convertita in speculazione finanziaria o non sia aggrappata ai superbonus e agli incentivi da mungere dalle mammelle dello stato).

Il rifiuto dell'ultimo erede della dinastia a presentarsi in parlamento per rispondere alle domande degli eletti dal Popolo deve essere l'ultimo affronto alla Nazione e al Popolo Italiano.

 


30 ottobre 2024

Magistrati militanti contro gli Italiani

Gli Italiani votano, si esprimono nelle interviste e nei sondaggi, eleggono un Parlamento che dà una forte maggioranza ad un Governo che, sia pur molto timidamente, cerca di realizzare il volere degli Italiani e poi arriva un signore, in coordinamento con altri come lui, che, in forza di un concorso pubblico, ripetutamente, disattende le pur deboli iniziative del Governo in materia di immigrazione.

Il Governo emana un provvedimento di legge e un altro signore chiede lumi ad un organismo estraneo all'Italia, ugualmente non eletto, per sapere se è obbligato ad ottemperarvi o se può disattenderlo perchè, a suo insindacabile parere, è contrario al diritto di un organismo sovranazionale.

Come se non bastasse alcuni partiti politici, sposano le tesi dei magistrati militanti e ostacolano la realizzazione della volontà di quel Popolo che li boccia sistematicamente alle urne, continuando purtroppo a raccogliere il voto di ostinati creduloni.

La linea rossa è stata ampiamente superata.

Mi auguro che la reazione del Governo non si faccia attendere, non sia la solita reazione in punta di diritto e spazzi via, una volta per tutte, la magistratura militante.

Perchè abbiamo bisogno di magistrati che tutelino gli Italiani e non i clandestini.

Abbiamo bisogno di magistrati che sveltiscano le pratiche per mandare in galera ladri, rapinatori, stupratori, che dirimano velocemente le controversie civili e non che seguano le pulsioni indotte dalle loro ideologie condannate dal Popolo.

Se un magistrato ritiene di poter fare meglio del Governo, ha una strada sola: candidarsi in un partito esistente o crearne uno proprio.

Poi vediamo quanti voti riuscirà ad ottenere.

Ma, adesso, basta !

29 ottobre 2024

La Liguria indica la strada giusta ad Emilia Romagna e Umbria

Per la terza volta consecutiva, la Liguria, regione una volta dal rosso intenso e scontato, consegna la maggioranza al Centro Destra.

Una vittoria che vale molto, considerando che i cattocomunisti avevano schierato tutto quello che potevano schierare, a cominciare dalla magistratura militante che ha costretto Toti alle dimissioni prima di liberarlo dai domiciliari provocando automaticamente la chiamata alle urne anticipata e quindi ad un patteggiamento per evitare i lunghi anni di dibattimenti processuali.

Poi i "professionisti dell'informazione" che non hanno fatto altro che presentare la Liguria come una sentina di corruzione e ieri sera le facce della Gruber, di Mentana, di Padellaro e di tutto l'ambaradan delle varie trasmissioni di propaganda cattocomunista erano eloquenti e soprattutto lo spettacolo dei loro travasi di bile non aveva prezzo.

Poi un candidato molto forte nell'ambito della sinistra, più volte ministro, capo di una delle correnti più consistenti del pd, padrino della segreteria Schlein, Orlando sembrava avere tutte le carte in regola per capitalizzare il lavoro della magistratura militante e dei "professionisti dell'informazione".

Gli manca però la sintonia con il Popolo che, con il suo voto, come titola oggi La Verità, ha sconfitto i pm, assolvendo in pratica Toti e i suoi nove anni di buon governo.

La Liguria, affidandosi per la terza volta consecutiva al Centro Destra, ha dimostrato che si può cambiare, invertire la rotta e tornare ad essere ben amministrati, nonostante le incrostazioni di potere che negli anni si sono accumulate.

La Liguria ha indicato la strada ad altre due regioni che andranno al voto fra tre settimane, l'Umbria e l'Emilia Romagna.

L'Umbria già cinque anni fa si riscattò dopo cinquanta anni di amministrazioni comuniste ed elesse Donatella Tesei che oggi si ripresenta in una gara spalla a spalla con la candidata cattocomunista.

L'Emilia Romagna, la mia Emilia Romagna, che, con la Toscana, rappresenta lo zoccolo duro di tutto ciò che significa il potere cattocomunista, fondato non solo sul partito erede di Stalin e Togliatti, ma sulla curia prona a Bergoglio, i sindacati, le coop, le associazioni (oggi ho sentito che ben sessanta associazioni si sono schierate con il candidato cattocomunista), tutti che vogliono attingere alla mammella pubblica un favore, un finanziamento, un contributo, a spese della intera comunità come abbiamo visto con le ripetute alluvioni che non sono un caso.

Perchè una alluvione può accadere.

Due sono una possibilità, ma tre, quattro sono una certezza sul deficit amministrativo, soprattutto se il potere è sempre stato, ininterrottamente, appannaggio di una sola parte politica: i cattocomunisti.

E non è un caso che, anche questa volta, le regioni più colpite sono quelle che, invece di agire, cantano bella ciao: Emilia Romagna e Toscana.

E non è neppure un caso che negli ultimi dieci giorni non si sia più visto, nè letto nulla su Bonaccini, profugo a Strasburgo, per dieci anni presidente di questa disgraziata regione.

Non credo, nonostante tutto ciò, che i miei corregionali cambieranno il loro voto.

Se non hanno interessi in gioco, direttamente o indirettamente, temo che, pur di non ammettere di aver avuto torto per cinquanta anni, continueranno a votare cattocomunista anche con l'acqua alla gola (e non solo in senso figurato).

Ciò non toglie che, come insegnavano i Romani, "Spes ultima Dea" e che vada perseguito tutto ciò che è possibile per ricordare che, anche in Emilia Romagna, una alternativa è possibile, è a portata di mano, basta solo votare per i partiti di Centro Destra e la loro candidata Elena Ugolini.

Sarebbe un piccolo sforzo per un elettore nel segreto dell'urna, ma un grande passo per tutta la comunità dell'Emilia Romagna.

28 ottobre 2024

Il 28 ottobre dice 102

Sono più di venti anni che, ogni 28 ottobre, ricordo un evento storico che, stoltamente, si vorrebbe cancellare dalla memoria.

Il 28 ottobre del 1922, con la Marcia su Roma e l'arrivo di Benito Mussolini a Capo del Governo, si aprì un periodo storico, durato ininterrottamente per ventun anni, fino al 25 luglio 1943, che ha influito sull'Italia, nel bene e nel male, nella gioia e nel dolore, nelle vittorie e nelle sconfitte.

Volerlo ignorare, cancellare, fa parte di una mentalità ristretta che affonda le sue radici nelle due chiese dogmatiche che hanno da sempre condizionato l'Italia, con eccezione, appunto, di quei venti anni.

L'importanza dell'evento, del resto, è testimoniata da quegli stessi personaggi che vorrebbero cancellarne la memoria, perchè sono loro per primi a tenerla viva, blaterando ad ogni flatulenza di antifascismo, persino chiamando Mattarella a recitare il rosario della costituzione, definita antifascista, all'indomani di una alluvione che con il Fascismo non ha nulla a che fare, anzi ha molto a che fare con gli antifascisti che hanno malamente amministrato i corsi d'acqua della regione Emilia Romagna.

Che, poi, gli anni passino per tutti, lo dimostra anche l'americanizzazione che ha colpito anche coloro che si sentono eredi di quel giorno, che oggi, appunto mutuando la moda dagli Stati Uniti, non celebrano più il 28 ottobre il 28 ottobre, ma al sabato o alla domenica più vicina.

Inutile parlare di Fascismo perchè tanto ognuno ha ben formate le proprie convinzioni, purtroppo spesso condizionate da scritti sul Fascismo di antifascisti che, ovviamente, forniscono una versione di parte ma che, senza pudore, costruiscono la loro fortuna atteggiandosi a esperti del periodo.

Restituire anche il 28 ottobre alla Storia sarebbe cosa buona e giusta, nel rispetto delle convinzioni di ciascuno, come dovrebbe accadere per l'infinità di celebrazioni civili che sono state istituite in Italia, unica Nazione a non avere UNA Festa Nazionale, ma almeno una decina, tante quante sono le principali correnti di pensiero.

Ed anche questo è qualcosa sul quale andrebbe aperta una discussione per vedere se fosse possibile individuare una data e una sola, anche creata a tavolino, lasciando tutte le altre alla Storia.

27 ottobre 2024

Sicurezza informatica

Non c'è due senza tre.

La saggezza popolare, ancora una volta, si dimostra anticipatrice di quello che accade nel mondo.

Dopo la scoperta di attività illecite da parte di alcuni che dovrebbero essere preposti alla nostra sicurezza, dopo il caso del bancario pugliese, ecco una mostruosa (leggo di ben 57 indagati !) organizzazione dedita a saccheggiare le banche dati informatiche.

Naturalmente per acquisire vantaggi, prevalentemente economici, vendendo e trafficando con le informazioni carpite.

E' un gigantesco sistema di guardonismo dal buco della serratura, favorito dalla vulnerabilità dei sistemi informatici che un nerd brufoloso può, smanettando, violare impunemente.

E non si tratta di buchi nella sicurezza italiana, perchè ogni tanto esce la notizia di qualche ragazzino che riesce ad entrare nei server della Nasa o persino del Pentagono.

In questa situazione mi sembra assurdo che anche il Governo Meloni, che dovrebbe essere particolarmente sensibile ai diritti individuali, comunque lo è molto di più dei governi cattocomunisti, lanci il portafoglio virtuale dei propri documenti.

Carta di identità, patente, tesserino sanitario, codice fiscale, praticamente la nostra identità messa a disposizione di chiunque abbia un addestramento informatico tale da poter entrare nelle banche dati.

Senza escludere dipendenti infedeli che hanno la facoltà di consultare tali banche dati.

Perchè è indubbio che inserire, per la dubbia "comodità" di aver tutto nel telefono cellulare, tali documenti in una banca dati informatica, la rende vulnerabile ai guardoni del web.

E, almeno, uno dei primi provvedimenti assunti dal Governo Meloni a fine 2022, fu quello di innalzare l'uso del contante a cinquemila euro, cifra adeguata ad effettuare gran parte delle spese, senza dover utilizzare facilmente violabili carte di pagamento.

La difesa della nostra identità personale e dei nostri beni, comincia dalla possibilità di evitare di mettere a disposizione del prossimo i nostri dati sensibili.

E' del tutto inutile che, ad ogni apertura di sito o ad ogni acquisto, ci facciano firmare (sbuffando e sclerando se uno si mettesse a leggere tutto quello che c'è scritto) pagine di informative per la nostra privacy.

Se uno vuole violare la nostra identità avendo le conoscenze per operare in via informatica, può farlo così come se uno vuole entrarci in casa a rubare.

Gli strumenti di difesa servono a rendere meno facili tali attività fino al punto da dissuadere chi non vi vedesse un adeguato ritorno, ma i primi a dover difendere la nostra privacy siamo noi.

Evitando di mettere allegramente a disposizione i nostri dati in banche pubbliche pensando di vivere nel mondo di Star Trek.

26 ottobre 2024

La manipolazione cattocomunista

I cattocomunisti contestano (senza argomenti) i successi di due anni di Governo Meloni certificato persino dalle agenzie di rating che non solo confermano le valutazioni, ma cambiano in positiva la tendenza per il futuro, mentre per la Francia, nostra diretta concorrente, le prospettive sono state modificate in negative.

Questo deriva da una saggia amministrazione delle poche risorse disponibili lasciate dallo sperpero di undici anni di governi cattocomunisti (da Monti a Draghi) le cui punte più alte sono arrivate con il superbonus e i banchi a rotelle.

Ci sono, in particolare, due temi che vedono i cattocomunisti latrare come cani cui abbiano pestato la coda con scarpe chiodate.

L'aumento di 3 euro delle cosiddette pensioni minime, trascurando che sotto i loro governi non c'erano aumenti e la erogazione era ben al di sotto dei 617 euro cui verrà portata.

Poi si può dire che sia un reddito basso, ma non bisogna mai dimenticare (cosa che i "professionisti dell'informazione" funzionali alla propaganda cattocomunista dimenticano sempre) che quelle non sono vere pensioni, perchè in realtà si tratta sostanzialmente di beneficenza coatta, a spese dei veri pensionati che hanno versato i contributi parte dei quali vengono dirottati a pagare quella erogazione a chi non ha mai versato contributi o non ne ha versati in misura sufficiente.

Poi si può dissertare sul fatto che si tratta di anziani, ma sono anziani che, non avendo mai versato contributi, non hanno mai pagato tasse e sono quindi vissuti in modalità sconosciute al fisco e che, al compimento dei 67 anni, chiedono comunque i 617 euro della Meloni.

L'altra manipolazione che i cattocomunisti cercano di far passare confidando nella ignoranza dei loro sostenitori (ai quali peraltro fanno credere, sempre tramite i loro "professionisti dell'informazione", di essere l'elite intellettuale dell'Italia) è sui tagli della sanità.

Gli unici ad aver tagliato la sanità sono stati i governi cattocomunisti.

Nei tre bilanci della Meloni, i fondi per la sanità sono aumentati fino a 140 miliardi.

Non potendo negare i numeri, fanno un calcolo diverso: la percentuale sul pil è diminuita.

Dimenticano di dire (e i loro sostenitori ci cascano con ambedue i piedi) che la percentuale sul pil è diminuita perchè grazie al Governo Meloni il pil stesso è cresciuto più di quanto non abbiano aumentato i fondi per la sanità.

E' un segnale di salute, non di crisi.

Cattocomunisti. Quando li conosci, non credi più a quello che dicono.


25 ottobre 2024

La liturgia antifascista non ferma le alluvioni

Ieri Mattarella era a Bologna ed ha pronunciato il solito discorso.

L'occasione era la celebrazione di un qualche anniversario delle coop rosse che qui in Emilia sono parte del sistema di potere (quello, per intenderci, che si è fatto trovare con le braghe calate dalle esondazioni degli ultimi anni, inclusa quella di una settimana fa).

Tale occasione si è sposata con una situazione critica per le forti piogge di sabato 19 che hanno causato l'esondazione di molti dei corsi d'acqua di cui Bologna è ricca, mettendo a nudo l'incompetenza e il lassismo delle amministrazioni che si sono succedute in regione e in comune.

Quando poi piove sul bagnato, Mattarella è arrivato anche dopo un incidente in una fabbrica bolognese, che ha causato due morti.

L'occasione quindi è stata colta per una profusione a piena mani di ogni genere di retorica, da quella ecoambientalista a quella sulla sicurezza del lavoro, con la ciliegina sulla torta, ricordo che era ad un convegno delle coop rosse, di una riaffermazione antifascista.

Credo sia solo mancata la cantatina di bella ciao, propiziatoria, magari da portare in processione, per fermare le acque come una volta andavano in processione per fermare le epidemie.

La liturgia antifascista è stata celebrata sulla costituzione del 1948 che, secondo tale interpretazione, sarebbe una costituzione antifascista e nata dalla resistenza.

Io ho sempre creduto che fosse una costituzione imposta dalle potenze vincitrici che occupavano l'Italia, ma una revisione della Storia non la si nega a nessuno: i francesi si accontentano di un fumetto, in Italia i cattocomunisti si sono impadroniti della esegesi di una costituzione.

L'intervento di Mattarella era stato anticipato da un piagnisteo del sindaco Lepore, apparso alquanto frastornato e incapace di fornire una qualsivoglia indicazione su cosa intenda fare e come intenda agire per porre fine alle alluvioni in città, che, da bravo orecchiante di cose che non conosce, ha invocato un "fronte repubblicano" per far fronte all'emergenze.

Forse qualcuno dovrebbe ricordare al sindaco che quella espressione è tipicamente francese e non ha nulla a che spartire con noi Italiani.

In Francia invocano il "fronte repubblicano" per escludere dal governo il Rassemblement National di Marine Le Pen, maggioritario alle elezioni, partito alleato della Lega di Salvini e in ottimi rapporti con Fratelli d'Italia della Meloni che, a sua volta, è nipote (politico) di quell'Almirante contro il quale i cattocomunisti eressero il muro dell'infame "arco costituzionale".

L'invocazione del sindaco Lepore è quindi del tutto fuori luogo perchè non solo escluderebbe chi, come me, dopo la sequela di presidenti da Pertini a Mattarella (con esclusione di Cossiga) si è riscoperto monarchico e quindi non può certo far parte del "fronte repubblicano", ma anche quanti negli anni sono stati oggetto di discriminazione con il cosiddetto "arco costituzionale".

Se Lepore e Mattarella vogliono veramente una unità di intenti, devono accantonare le discriminazioni politiche, abbandonare la stantia liturgia antifascista e rimboccarsi le maniche sulle questioni concrete, dalla pulizia dei corsi d'acqua, alla tenuta delle strade urbane ed extraurbane, ai boschi.

E smetterla di perdere tempo con tutte le facili iniziative dall'estate "culturale", alla cittadinanza "dal primo giorno", alle cause di stranieri che saranno onorevolissime, ma che devono combattere a casa loro senza coinvolgere anche noi che di problemi ne abbiamo già abbastanza senza doverci accollare anche quelli altrui.

24 ottobre 2024

La perfetta sintesi di Marina Berlusconi

Dopo qualche sbandamento, più sognato dai "professionisti dell'informazione" che reale, Marina Berlusconi ha detto parole chiare di elogio sui primi due anni di Governo Meloni e fulminato tutte le toghe rosse e militanti.

"... certi giudici non sono nemici di mio padre o di Giorgia Meloni, ma di tutto il Paese ...".

Poche parole, chiare, per inchiodare alle loro responsabilità i magistrati militanti, ma anche quella maggioranza sin troppo silenziosa di magistrati che vorrebbe svolgere il proprio lavoro, ma viene soverchiata dalla cacofonia delle iniziative dei loro colleghi attivisti di sinistra, senza reagire.

Una maggioranza silenziosa che ora è chiamata a fare rumore, per liberarsi dei colleghi che, con il loro comportamento e le loro scelte ideologiche, non solo mancano alla loro doverosa terzietà, ma screditano agli occhi del Popolo e distendono un velo di inaffidabilità sull'intero pianeta giustizia.

L'associazione dei magistrati piagnucola reclamando rispetto per l'autonomia della funzione, ma per avere rispetto, bisogna anche darlo, a cominciare dal rispetto per le scelte elettorali del Popolo Italiano che, inequivocabilmente, è dalla parte del Governo nel contrasto all'immigrazione clandestina.

Ad ogni sentenza, ad ogni ordinanza, ad ogni provvedimento dei magistrati militanti a favore dei clandestini, di chi ce li scarica e li protegge, tutta la magistratura scende di un nuovo gradino verso il baratro della inaffidabilità e dell'ostilità della maggioranza del Popolo Italiano.

Marina Berlusconi, dimostrandosi degna figlia di suo padre, ha perfettamente sintetizzato il tutto, sbagliando solo nell'uso dell'odioso termine "paese", invece di parlare di Patria, di Nazione o, semplicemente, di Italia.

23 ottobre 2024

I cattocomunisti al disperato assalto della Civiltà, Storia, Identità e Tradizione

In questi giorni si stanno moltiplicando i segnali di una aggressione ai Valori che hanno reso grande la nostra Civiltà, fondati su una Storia non da rinnegare, ma da ricordare con orgoglio e basati su una Tradizione di saggezza, conoscenze, principi che è, ancora, un baluardo contro ogni deriva, morale, sociale, economica.

Le ripetute sentenze di una magistratura militante, le affermazioni contro la Polizia, le scelte di organismi pseudo internazionali di sposare la causa della sostituzione etnica, le incriminazione nei confronti di chi si difende dalla criminalità o difende tutta la Società dalla criminalità, non possono essere considerate sporadiche e non collegate parti di una strategia che, oggi, sta producendo lo sforzo maggiore per distruggere tutto quello che la nostra Civiltà ha costruito.

Negli Stati Uniti si avvicina la data di una elezione fondamentale, che disegnerebbe per i prossimi anni l'indirizzo non solo di quella nazione ma di tutto il mondo.

La candidata democratica Harris, nel tentativo di riprendere quota almeno tra la sua gente, ha lanciato la proposta di un "risarcimento" nei confronti dei negri per tutto quello che avrebbero subito.

Analogamente molti stati del vecchio terzo mondo, alzano le loro pretese, probabilmente aizzati da storici nemici dell'Occidente, per reclamare analoghi "risarcimenti".

Ma gli elementi peggiori, autentiche quinte colonne di questa ondata che vorrebbe riscrivere la Storia, sono i nostri simili che si adeguano a quelle pretese, che chiedono scusa per aver portato la Civiltà ovunque, per aver creato un mondo nel quale, il maggior numero di persone, nel maggior numero di località, vive meglio che in ogni altra epoca della storia umana.

Siamo giunti al punto che alcuni vecchi cattocomunisti sono stati ripresi a portare fiori dove è morto un maliano che aveva aggredito un Poliziotto che si è, ovviamente, difeso, difendendo in tal modo tutti noi.

Ogni giorno di più abbiamo la consapevolezza che il primo nemico dell'Occidente è all'interno dell'Occidente stesso e ne ascoltiamo le folli tesi in una infinità di programmi radio televisivi, oltre a leggerne la versione ignorante sui social media.

Ma l'assalto cattocomunista, così violento di questo periodo, è sintomo di paura, è il disperato tentativo di ribaltare una tendenza che si sta manifestando in tutto l'Occidente, dove crescono e talvolta riescono anche a prevalere le forze che hanno il buon senso di richiamarsi alla Tradizione, alla Identità Nazionale, alla Storia dei Popoli e delle Nazioni europee di cui possiamo e dobbiamo andare orgogliosi.

Una tendenza che se riuscirà a darsi continuità e non si farà sopraffare dal colpo di coda dei negazionisti della Storia e della Civiltà, potrà imprimere al mondo una spinta rinnovata verso ulteriori traguardi di Progresso e di Benessere.

Anche i piccoli passi, anche le scelte che appaiono di ripiego o troppo timide, aiutano in questa guerra per la Civiltà contro la barbarie che vorrebbe cancellare la nostra Storia e la nostra Identità.

Sarebbe quindi opportuno cercare ciò che ci unisce senza voler spaccare il capello in quattro che rischia solo di dividerci e di consegnarci ai cattocomunisti.




22 ottobre 2024

Due anni di Governo eletto dai cittadini


Due anni non sono molti, non sono neppure metà legislatura, che senso ha quindi, celebrare i due anni di Governo Meloni ?

Ha senso perchè è il primo governo, dopo undici anni, che sia diretta espressione della volontà popolare calpestata, da Monti a Draghi, dalle scelte di Napolitano e Mattarella che si sono rifiutati di mandare al voto gli Italiani quando sarebbe stato necessario, preferendo le congiure di Palazzo e governi espressione delle consorterie affaristico e finanziarie europee.

Ha senso perchè nell'epoca moderna, dove tutto si brucia in un attimo, dove basta una flatulenza togata per distruggere una carriera, una impresa, una professionalità, due anni rappresentano un tempo lunghissimo di stabilità di cui beneficiamo tutti.

Ha senso perchè la vulgata cattocomunista aveva pronosticato una breve durata, catastrofi economiche, isolamento internazionale, dileggiato questi rozzi fascisti incapaci di leggere e di scrivere.

Invece l'Italia è centrale nella politica internazionale perchè ha un governo stabile a differenza di Germania e Francia che sono impantanate con governi il cui consenso popolare è minoritario.

Lo spread è in calo, il lavoro in aumento, l'inflazione bassa, il potere d'acquisto difeso.

E i rozzi fascisti si sono dimostrati (quasi tutti, soprattutto quelli che sono rimasti coerenti con l'impostazione ideale del Governo) ministri all'altezza dei problemi, molto più e molto meglio dei tanto acclamati "migliori" che sono stati capaci solo di aumentare il debito pubblico (mille miliardi in undici anni, quasi 200 solo nei 20 mesi di Draghi).

Che, poi, ci sia tanto ancora da fare non lo scoprono i "professionisti dell'informazione", ma è una conseguenza dell'abbandono che per undici anni ha avuto l'Interesse Nazionale, riportato ad essere la Stella Polare da questo Governo.

Non tutte le scelte della Meloni, di Salvini, di Tajani sono condivisibili, ma quello che è condivisibile è l'orientamento che questo Governo sta imprimendo ad un cammino virtuoso della nostra Nazione.

Soprattutto è innegabile (lo si vede nella politica sull'immigrazione clandestina, sulle tasse che calano quando i cattocomunisti vorrebbero anche la patrimoniale, su questioni, se vogliamo, marginali come l'utero in affitto) che per quanto l'azione della Meloni possa essere considerata o sembrare lenta e involuta, la direzione è quella giusta ed è sempre meglio di qualsiasi alternativa, come scrive oggi Veneziani ne La Verità, " ... di campi larghi e virtuali, di sinistrerie e commissariamenti tecno-europei.".

Quindi, sì, anche un periodo di due anni consecutivi di buon governo del Centro Destra, merita di essere ricordato.


21 ottobre 2024

C'è un nuovo sceriffo in città

I cattocomunisti non sanno che pesci pigliare.

Le loro istanze (chiamarle idee sarebbe troppo) sono invise alla maggioranza degli Italiani mentre la minoranza le sostiene unicamente perchè spera di trarre un qualche guadagno dall'aggregarsi al carro cattocomunista che ha fatto metastasi in tanti, tutti ..., settori della società.

Se pensiamo a patrimoniale, aumento delle tasse sugli immobili, imposizione delle politiche verdi, reddito di cittadinanza, reddito minimo, politiche immigratorie (accoglienza e non respingimento e neppure confinamento all'estero dei clandestini), cappa culturale, proclamazione di scioperi preventivi, sappiamo che nessun Italiano sano di mente potrebbe approvare se non in cambio di un dividendo personale.

Nulla di tutto quel che sostengono i cattocomunisti appartiene all'Interesse dell'Italia e degli Italiani che, pertanto, rinnovano, ad ogni sondaggio, da qualunque istituto sia eseguito e con qualunque committente, la fiducia al Governo Meloni.

Una fiducia che, lungi dall'essere scalfita, viene rinforzata dall'atteggiamento ostruzionistico di altre istituzioni, in modo aperto dalla magistratura militante di sinistra e in modo molto più scaltro e subdolo da altri che scambiano il loro ruolo per una supplenza all'imbarazzante vacuità dell'opposizione di sinistra.

Se poi un vero giornalista di inchiesta riesce ad impossessarsi ed a rendere pubblica una email che sintetizza l'opinione di una parte dei magistrati, nella quale si afferma senza mezzi termini che poichè la Meloni non ha indagini in corso, non agisce per interessi personali ma per una visione politica, quindi sarebbe più pericolosa di Berlusconi, allora non possiamo che assistere al trionfo della Meloni tra i cittadini, perchè il riconoscimento, da parte di un nemico, che uno agisca non per interesse personale, ma per una visione politica non può che elevare lo status della Meloni stessa.

Ma chi scopre oggi chi è la Meloni, dimostra solo di essere vissuto in una cappa autoreferenziale, come quella di certe trasmissioni che, volendo parlare della Destra, chiamavano in studio "esperti" tutti orientati a sinistra, senza conoscenza di quella comunità che è la Destra, senza conoscenza della storia comune e personale di chi ne fa parte, senza neppure aver preso il disturbo di verificare il percorso politico di chi si vuole criticare o, meglio, dileggiare.

La Meloni sta, oggi, dimostrando che la Politica non si improvvisa, che il cursus honorum, tanto caro ai Romani, ha un significato e che la crescita di un Leader dipende dalle esperienze che lo rendono in grado di gestire ogni evenienza.

Come è quella della ribellione di parte della magistratura alla politica, del Governo ma voluta dagli Italiani, contro i clandestini.

Non credo si possa dire che la Meloni sia meglio o peggio, più o meno pericolosa (secondo l'ottica cattocomunista) di Berlusconi, perchè sono arrivati al medesimo ruolo da due percorsi differenti.

Se Berlusconi era un imprenditore di successo che ha cercato di trasferire la sua esperienza e conoscenza a beneficio di tutti gli Italiani in modo pragmatico e poco ideologico, la Meloni non è da meno quanto a pragmatismo, ma ha le Radici Ideali ben salde che le consentono di procedere lungo un percorso, nonostante tutte le deviazioni ed i rallentamenti causati dalla opposizione che non è quella, inesistente, politica, ma è quella di settori delle istituzioni ostili proprio alla visione ed al progetto di Società e di Civiltà di cui la Meloni è portatrice.

Gli ostacoli possono essere superati se si ha un traguardo ideale da raggiungere e i cattocomunisti dovranno mettersi in testa che una come la Meloni, quel traguardo continuerà a perseguirlo.

Con il sostegno, disinteressato, di tutto il Popolo della Destra che non ha sindacati, non ha coop, non ha una chiesa a supporto, ma ha il consenso dell'Elettorato alle proprie Idee.

20 ottobre 2024

Pericolosa per loro, quindi ideale per l'Italia e gli Italiani

Dopo tanti anni in cui eravamo la Cenerentola dell'unione europea, tollerati, sopportati solo se eseguivamo gli ordini di quelli che, nei secoli, si erano abituati a considerare l'Italia terra di conquista e campo di battaglia, la ruota è girata.

Grazie al voto degli Italiani, la nostra Nazione ha finalmente un governo che, per la prima volta dal novembre 2011 è espressione della volontà popolare e non di consorterie di potere affaristico e finanziario.

I risultati si vedono, l'Italia è un punto di riferimento internazionale, il Governo ha una maggioranza solida e stabile, gli investitori sono invogliati a venire in Italia, lo spread, totem della sinistra antiberlusconiana e antitaliana, è ai minimi, i conti sono in ordine e senza tassazioni in aumento o aggiuntive, ma anzi con una intonazione al ribasso.

Le agenzie di rating, altra invenzione del turbocapitalismo, le cui valutazioni sono sempre state la foglia di fico per le politiche cattocomuniste contrarie all'Italia e agli Italiani, registrano lo stato di salute dell'Italia confermando il rating e dando una previsione positiva per il futuro.

Naturalmente tutto questo non può essere digerito da chi campa sullo scontento, sui sacrifici altrui, sulle tasse da elargire agli amici e così assistiamo ad una reazione violenta di chi ha guadagnato a spese dell'Italia e degli Italiani e oggi rischia di perdere le sue posizioni di rendita.

Sono i cattocomunisti eredi delle due chiese più antitaliane, pur se per motivi e con radici differenti, che ci siano: quella clericale e quella marxista.

I cattocomunisti non possono tollerare che l'Italia emerga dalla palude con una politica liberale e di destra, anche se solo timidamente tale.

Così gettano tra i piedi del Governo ogni genere di ostacolo, confidando anche nei magistrati militanti che, eletti da nessuno, ma in quel ruolo unicamente in virtù di un semplice concorso pubblico, pretenderebbero di dettare la politica di un Governo eletto dal Popolo.

Il Governo Meloni ha un approccio molto cauto, molto lento, almeno rispetto ai miei desideri e, talvolta, non condivido le scelte come quella di sostenere l'Ucraina di Zelensky invece di mostrarsi più equidistante per giocare la carta di una mediazione.

Ma l'alternativa al Governo Meloni sarebbe un ritorno agli undici anni di Monti, Letta, Renzi, Gentiloni, Conte2, Draghi.

E allora non ci resta che fare quadrato attorno al Governo Meloni per dargli quella forza elettorale e popolare che consenta di riportare la magistratura militante nell'alveo delle competenze attribuite da un semplice concorso che non autorizza a ribaltare la linea di un Governo votato dagli Italiani, per gli Italiani e non certo per i clandestini, da qualunque stato provengano.

Nella convinzione che ha ragione quel magistrato di cui la stampa oggi pubblica una e mail contro il Governo: la Meloni è più pericolosa di Berlusconi.

PER LORO, certamente, quindi PER NOI è un vantaggio.

La Meloni, per ammissione stessa di un magistrato militante, si dimostra più incline a fare gli interessi dell'Italia e degli Italiani che è poi quello che si chiede ad un Governo: anteporre l'Interesse, il Benessere, la Sicurezza Nazionale a qualsiasi altra considerazione.


19 ottobre 2024

La misura è colma

Non bastasse il procedimento instaurato contro Salvini, reo di aver difeso i Confini della Patria, che anticipava ripetute disapplicazioni del decreto Cutro sia nei provvedimenti restrittivi della libertà personale dei clandestini che in merito al sequestro delle imbarcazioni ong, l'assoluzione della speronatrice tedesca, ecco arrivare la decisione del tribunale di Roma di non convalidare il fermo in Albania di una dozzina di clandestini.

Ci sono magistrati che hanno ormai superato ogni limite nell'utilizzare il loro ruolo, derivante da un semplice concorso pubblico, per imporre la loro ideologia, ribaltando il voto espresso dalla maggioranza degli Elettori, la cui volontà di respingere i clandestini emerge in ogni votazione e sondaggio e che applicherebbero (applicheremmo) sicuramente metodi molto più invasivi, deterrenti e coercitivi di una vacanza in Albania.

Magistrati ideologizzati, militanti, che agiscono oggettivamente di concerto con i cattocomunisti che hanno avuto la sfrontatezza di richiedere una procedura di infrazione contro l'Italia per l'accordo con l'Albania.

Magistrati ideologizzati, militanti, che tolgono credibilità e fiducia all'intera magistratura, anche a chi svolge con competenza ed impegno il suo lavoro, perchè alla fine è "la magistratura" ad essere incolpata dell'orda di clandestini che sbarca e sciama per le nostre città, nonostante i provvedimenti del Governo che non vengono applicati da alcuni di loro.

La Meloni ha reagito convocando per lunedì un Consiglio dei Ministri per dare una svolta a queste continue tracimazioni di alcuni magistrati che agiscono senza mandato popolare ma solo in base alle personali ideologie.

Perchè, come sanno tutti coloro che lavorano o hanno lavorato in campo legale, con le parole, che siano di una legge, di una sentenza o di un articolo di stampa, si può sostenere qualunque tesi e il suo esatto contrario.

Per tale motivo non dovrebbe essere consentito alla magistratura di intervenire su quei provvedimenti che sono frutto di scelte politiche sulla base di un esplicito mandato elettorale da parte del Popolo Italiano, come il divieto allo sbarco di clandestini, il sequestro delle navi ong, l'espulsione di immigrati che commettono reati o sono una minaccia per la nostra Sicurezza, il collocamento di clandestini in centri di transito temporaneo, anche all'estero sulla base di accordi bilaterali, per valutare la legittimità delle loro pretese di essere accolti in Italia.

Così come andrebbe sottratta alla magistratura ogni azione nei confronti di chi è stato eletto dal Popolo per gli atti compiuti nel suo mandato e rimandando a fine mandato ogni azione giudiziaria di altro genere, perchè l'unico Giudice legittimato a giudicare un parlamentare, un ministro, un rappresentante del Popolo è l'Elettore.

So che la Meloni non arriverà (per ora) a tanto, ma sarebbe sufficiente che riuscisse a bloccare ulteriori interferenze dei magistrati militanti nella gestione dei clandestini che, come la maggior parte degli Italiani, non vorrei entrassero in Italia e, quindi, vorrei venissero respinti senza se e senza ma, con le buone o con le cattive.

A riportare i magistrati nell'alveo dei loro compiti, ne guadagneremmo tutti noi Italiani, ma anche la credibilità e l'affidabilità dei magistrati tutti e della magistratura come istituzione nel suo complesso.


18 ottobre 2024

In Israele, per i terroristi, non finisce a tarallucci e vino

Dopo l'abbattimento anche di Sinwar, il capo terrorista di Hamas, succeduto ad Anyhe soppresso un paio di mesi fa, come è stato eliminato Nasrallah degli Hetzbollah,  mi sorge spontaneo un paragone con i brigatisti rossi italiani, oggi tutti liberi e felici, alcuni che hanno richiesto (ed ottenuto) pure il reddito di cittadinanza, altri chiamati (e retribuiti) per conferenze ed altri ancora sotto l'ombrello protettivo dei nostri falsi alleati francesi.

Certo, qualcuno è ancora in galera, come Cesare Battisti, da dove però sta muovendo i suoi amici per ottenere riduzioni di pena, permessi e un regime carcerario più simile ad un hotel a cinque stelle che ad una prigione di massima sicurezza.

Ma fondamentalmente la stagione del terrorismo si è chiusa a tarallucci e vino: chi muore giace e chi vive si dà pace.

In Israele non è così.

Certamente la situazione di una nazione aggredita e circondata da nemici, è diversa da quella di uno stato sovrano attaccato al suo interno da ribelli senza appoggi espliciti da altri stati.

Ma non è un caso che i terroristi rossi (non solo i "nostri" brigatisti, ma anche quelli tedeschi della Raf, l'Ira irlandese, l'Eta spagnola) si addestrassero nei campi palestinesi.

Le soluzioni sono state differenti nei vari stati.

In Italia, tarallucci e vino.

In Germania il "suicidio" dei terroristi rossi.

In Irlanda del Nord e Spagna la legittimazione politica dei terroristi, che hanno dato vita a partiti separatisti, in cambio del loro abbandono della lotta armata.

Nel Medio Oriente, invece, la soluzione appare ancora lontana, anche se la capacità che Israele ha dimostrato, di poter colpire selettivamente i capi terroristi, potrebbe spingere ad applicare un altro principio: se non puoi battere il tuo nemico, fattelo amico.

Strada perseguita per primo dall'Egitto di Sadat, cui si sono aggregate altre nazioni come la Giordania e che può proseguire con la ripresa degli accordi di Abramo, più probabile se alla Casa Bianca dovesse rientrare Donald Trump.


17 ottobre 2024

Privatizzare (anche) la sanità

Anche con il suo terzo bilancio, il Governo Meloni ha immesso miliardi nella sanità pubblica.

Se negli undici anni di governi cattocomunisti, da Monti a Draghi, la sanità ha visto la sottrazione di 37 miliardi, nei tre anni di bilancio Meloni di Centro Destra ne sono stati reimmessi dieci.

Eppure sento dagli stessi che sottrassero 37 miliardi che la cifra è insufficiente e che bisogna aumentare la dotazione.

A chi togliere quei soldi, però, non lo dicono.

Poi sento i medici e gli infermieri che non sono contenti e chiedono, senza considerare il diverso costo della vita, di adeguare i loro stipendi ai migliori standard europei.

Le lamentele sul servizio sanitario pubblico sono continue e del resto se si ha necessità di uno specialista è meglio per tutti andare nel privato per poter essere visitati e anche operati subito.

Allora non sarebbe meglio rimuovere la foglia di fico di ipocrisia sulla bellezza del servizio sanitario pubblico e dire che si deve cominciare a privatizzare la sanità invece di insistere nel bruciare miliardi per poi rendere tutti insoddisfatti ?

Iniziando dai nuovi assunti ai quali non dovrebbe essere trattenuto alcunchè a titolo di contributo sanitario, così saranno messi nella condizione di poter sottoscrivere una polizza privata o di aderire ad un fondo sanitario che può, come già accade in alcune categorie, essere di natura contrattuale all'interno del welfare aziendale.

Progressivamente lo stato potrà dismettere la gestione di settori e di ospedali, favorendone la privatizzazione e la gestione economica tramite libera concorrenza privata, riservandosi di acquistare le apparecchiature più costose da mettere a disposizione di tutti i privati a fronte di un canone fisso  annuo e di un contributo per ogni effettivo utilizzo.

La sanità, come l'istruzione e il pubblico impiego, è uno dei tre Moloch che divorano la maggior parte del bilancio dello stato, a differenza del sistema pensionistico che è alimentato dai contributi versati dai singoli lavoratori e che, senza il fardello dell'assistenzialismo a chi non ha mai versato nulla, sarebbe perfettamente in grado di reggere da solo.

Ciò non toglie che il sistema dei contributi volontari in una polizza o fondo privato e non tramite la trattenuta coatta da parte dello stato, non possa essere la soluzione migliore anche in campo pensionistico.

Perchè privatizzare, vuol dire liberare energie, rendere tutti più indipendenti e ccreare disponibilità in capo ai singoli da spendere per le esigenze proprie e non sottrarre loro denari da spendere secondo criteri gerarchici e di natura oscura.



16 ottobre 2024

Meglio i piccoli passi della Meloni o la terapia d'urto alla Milei ?

I giornali cartacei e quelli radio televisivi sono imbottiti di commenti sulla manovra di bilancio che il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri.

Considerando il mostruoso debito ereditato dai predecessori, maturato soprattutto negli undici anni di governi da Monti a Draghi (debito aumentato da meno di 1700 miliardi a più di 2800 miliardi) questo terzo bilancio predisposto dal Governo Meloni riesce, ancora una volta, a contemperare l'impostazione ideale di una riduzione della pressione fiscale con le compatibilità imposte dalla commissione europea e il doveroso rientro dal debito.

Le misure si possono leggere non tanto sui giornali (che mettono sempre subdolamente in primo piano quei provvedimenti che servono al "professionista dell'informazione" di turno per sostenere le sue opinioni) quanto sul sito del Mef o sui siti istituzionali che riportano il provvedimento senza censure, omissioni o manipolazioni.

Qui, però, voglio porre una questione differente.

La Meloni, come già con la questione dell'immigrazione clandestina, ha adottato una politica dei piccoli passi.

Moderate modifiche, leggere sterzate verso la giusta strada della maggiore libertà individuale, aggiustamenti che consentono di avere progressivamente qualche euro in più.

In una Argentina ben più in crisi di noi, il Presidente Milei ha invece impugnato la mannaia più che una sciabola e cominciato a tagliare le incrostazioni di stampo socialista che si erano negli anni sovrapposte, favorendo parassitismo e oneri per lo stato.

I primi dati indicano che l'Argentina ha abbattuto l'inflazione, stia rientrando dal suo debito, ma i sacrifici che vengono richiesti cominciano a provocare qualche ... "malumore" tra i cittadini.

Da noi i tempi di rientro sembrano lunghissimi, alcuni provvedimenti sono assunti con le mani di velluto (come la riduzione dei bonus edilizi e la cancellazione di elargizioni, finanziamenti e contributi a enti, attività, giornali) invece di intervenire con decisione.

La Meloni, in effetti, si trova a dover navigare in un mare in cui quelli fino ad oggi privilegiati e gratificati dalla cornucopia dello stato, hanno la possibilità di far suonare le trombe tramite i loro giornali.

Basti vedere la faccia tosta con la quale la ex Fiat, oggi Stellantis, per bocca del suo amministratore delegato Tavares ha prima preteso che il Governo erogasse incentivi per la produzione di auto e poi, alle reazioni negative, abbia minacciato di licenziare, creando quindi un clima di tensioni sociali.

La manovra di ieri sembrerebbe spuntare molte delle frecce avvelenate che gli oppositori avrebbero potuto lanciare, anche se i cattocomunisti hanno una faccia di bronzo per cui non avranno problemi a chiedere alla Meloni di fare tutto quello che loro, in undici anni di governo, non solo non hanno fatto, ma hanno contribuito a danneggiare.

Apparentemente, quindi, sembrerebbe che i piccoli passi della Meloni possano portare frutti migliori e più duraturi della terapia d'urto di Milei, con minori tensioni sociali.

Con la differenza che mentre Milei non deve rispondere a nessuno, se non al suo elettorato, mentre la Meloni ha il cappio dell'europa al collo e le politiche che vorrebbe l'europa sono esattamente all'opposto delle aspettative dell'elettorato Italiano e non solo di quello di Centro Destra.

Ed è proprio la permanenza nell'unione europea il grande limite per ogni governo Italiano e Nazionale in genere.

Se solo si tornasse ad una Europa dei Popoli e delle Nazioni, senza pretese irrealizzabili di trasformarsi in stato unitario e avendo solo cura di essere un grande mercato comune in cui gli stati aderenti possano trasferire persone, merci, prodotti senza alcun dazio, ne potremmo guadagnare tutti, in Benessere, Sicurezza, Identità e Indipendenza Nazionale.


15 ottobre 2024

Le ong, i clandestini, la Meloni e i centri in Albania

Confesso che la politica della Meloni contro i clandestini mi era apparsa troppo lunga nella sua realizzazione e, infatti, ci sono voluti due anni perchè si cominciasse a vedere qualcosa.

Non ero neppure convinto che l'accordo con l'Albania potesse risolvere il problema, solo avviare il percorso e comunque io avrei preferito le maniere forti del respingimento attivo.

Però le reazioni isteriche e sopra le righe delle ong alla prima nave che sta consegnando un gruppo di clandestini ai centri in Albania comincia a farmi ricredere,

Forse aveva ragione la Meloni nel suo approccio sin troppo rigorosamente legalista (che i magistrati si affretteranno a contestare con discutibili sentenze e ordinanze) e molto lento nella sua attuazione.

Forse, viste le reazioni delle ong, il richiamo umanitario era solo la foglia di fico di interessi molto più materiali.

Anche la reazione delle altre nazioni europee, con apprezzamenti che non ci si aspetta da Spagna, Germania e Regno Unito (sarebbe eccessivo aspettarsele dalla Francia) e persino dalla Von der Leyen, sembra dare ragione alla Meloni ed alla sua scelta "moderata".

Gli arrivi sono diminuiti e probabilmente diminuiranno ancora di più nel momento in cui si spargerà la voce che non in Italia, ma in Albania i clandestini dovranno attendere la loro sorte.

In Albania dove dubito potranno godere di tutti i benefici che hanno in Italia, "paghetta", wi-fi gratuito, cibo che rifiutano se non è di loro gradimento.

La reazione stessa delle ong è sintomatica di un qualcuno cui cominciano ad essere sottratti i giocattolini con i quali si trastullava autoproclamandosi santo.

Adesso il Governo dovrà "solo" trovare il modo di sfilare ai magistrati ogni competenza sull'immigrazione clandestina, per poter agire con la massima efficacia a difesa dei Confini e della Identità Nazionale, senza veder vanificato il proprio lavoro.


14 ottobre 2024

Tagliare, non tassare

Mi dispiace che anche Salvini si sia lasciato trascinare nella corsa a trovare qualcuno cui far pagare le spese eccessive di uno stato bulimico con i nostri soldi.

Con una facile demagogia, infatti, ha dichiarato che devono pagare le banche e non gli operai.

Ma perchè si deve sempre cercare qualcuno che paghi per noi ?

In una famiglia entrano tot soldi e si cerca di contenere le spese per farceli bastare.

Perchè allo stato i (nostri) soldi non bastano mai ?

Possibile che in un bilancio annuo non ci siano voci inutili da cancellare con un semplice tratto di penna?

Come, ad esempio, le compensazioni alle organizzazioni che assistono i clandestini.

I finanziamenti ai quotidiani.

I finanziamenti ai cinematografari.

Sono tutte questioni che devono essere risolte dalla Legge di Mercato, senza immissione di denaro pubblico.

Tu hai un quotidiano, fai un film, se piace, guadagni e cresci, se non piace, perdi del tuo, chiudi e cambi mestiere.

E le organizzazioni che si mettono un'aureola intorno alla testa credendosi santi subito perchè assistono, con il contributo coatto a nostre spese, i clandestini ?

Se vuoi fare beneficenza, fallo con i tuoi soldi.

Se vai in mare a raccogliere quelli che tu chiami naufraghi, allora te li porti a casa TUA e li mantieni, organizzando per loro, a TUE spese, accoglienza, vitto e alloggio.

Così si liberano le energie, le fantasie, gli ingegni che a noi Italiani non mancano e che, con tasse giuste e senza la spada di Damocle di prelievi forzosi improvvisi, daranno il loro validissimo contributo al Benessere ed al Progresso della nostra Nazione. 

13 ottobre 2024

Le guerre dividono la Destra

Una conseguenza nociva delle due guerre in corso riguarda la ricaduta sui rapporti interni alla Destra Italiana.

Non è un mistero che ci sono orientamenti differenti sia sul conflitto tra Russia e Ucraina che su quello in Medio Oriente.

Le cause sono diverse, ma la divisione ricalca, sommariamente e tagliata con l'accetta, l'appartenenza all'Area della Destra Radicale e Sociale e quella di orientamento più Liberale e Occidentale.

In mezzo, quanti hanno un orientamento prevalentemente Nazionalista e misurano anche i rapporti internazionali in funzione dell'Interesse Nazionale a prescindere da posizioni ideologiche.

La divisione emerge soprattutto sui social, particolarmente X, dove i toni si alzano oltre il dovuto, perchè non dovrebbe essere una "colpa" nè un "merito" pensarla in modo differente su questioni estranee al diretto interesse Italiano.

Dovrebbe invece essere normale e riconosciuto da tutti il diritto di dissentire da un orientamento all'interno della Destra perchè non siamo una caserma dove bisogna essere tutti allineati, ma tutti e ciascuno di noi ha una sua sensibilità, esperienza, conoscenza specifica che lo porta a conclusioni talvolta differenti da quelle di altri.

Tanto più che, a guardarla oggettivamente, ci sono ragioni a supporto di tutte le tesi, con totale esclusione, però, di qualsivoglia concessione alle bande terroriste di Hamas, Hetzbollah, Houthy che, anzi, dovrebbero vedere una collaborazione di tutte le Nazioni Occidentali per poterle cancellare per sempre.

Non condivido la politica che è anche quella del Governo Meloni di armare l'Ucraina, ma non la condivido a prescindere dai torti e dalle ragioni delle parti, non la condivido per il semplice fatto che così facendo abbiamo regalato la Russia ai nemici storici dell'Occidente: Cina, Iran, Corea del Nord, revanscismo terzomondista, Islam.

Come attesta il fatto che la Russia sta, con aperte dichiarazioni, organizzando un nuovo ordine mondiale, fondato sui cosiddetti Brics, che rappresentano i due terzi della popolazione mondiale, in chiave anti Occidentale, invece di integrarsi, come sarebbe potuto accadere, nel G8, grande intuizione di Silvio Berlusconi.

Così come non condivido l'ostinazione con la quale il Governo Meloni continua a tenere i nostri militari impegnati in una missione (decisa nel 2006 da un governo di estrema sinistra con Prodi presidente e D'alema ministro degli esteri) ventennale dell'onu manifestamente fallita (come l'onu, del resto) ab origine nel suo scopo e che ora li vede solo come scudi umani dei terroristi.

Questo non mi porta ad attaccare la Meloni e il suo governo di cui, invece, non solo condivido la politica economica, ma anche quella sociale, fiscale e, per i risultati che cominciano ad arrivare, il faticoso e lungo approccio al contrasto dell'immigrazione illegale e clandestina.

Su alcuni temi la Destra è divisa perchè emergono prepotentemente gli orientamenti originari e più strettamente identitari, ma non dobbiamo trasformare guerre a noi estranee in guerre interne che favorirebbero solo i cattocomunisti.

Perchè il nostro nemico interno non è il diverso orientamento Radicale, Liberale o Nazionalista del nostro vicino di Destra, ma è il cattocomunista di ogni ordine e grado, da Fratoianni a Renzi, da Bonelli a Calenda passando per la Schlein e Conte, che, genuflesso a Bruxelles, sostiene la deriva woke, della cancellazione della Cultura, lgbt, gender, ecologista e immigrazionista.

12 ottobre 2024

Columbus Day

Nell'epoca della cancellazione della Cultura, mi piace ricordare oggi, 12 ottobre, la data convenzionale della "scoperta" dell'America da parte di Cristoforo Colombo.

Negli Stati Uniti si dovrebbe festeggiare il Columbus Day, non oggi ma lunedì (hanno sempre questa mania di fissare le ricorrenze non il giorno esatto, ma, ad esempio, il secondo lunedì di ottobre per il Columbus Day) e sono curioso di vedere se, dopo la sbornia woke che ha provocato anche l'abbattimento o lo spostamento di statue di Colombo, ci sarà un recupero di ragionevolezza e senso della Storia.

Perchè quel 12 ottobre 1492 è una data che segnò una svolta nel mondo e fu una svolta sicuramente nel meglio anche se, come sempre, i grandi avvenimenti storici vedono dei perdenti e dei vincenti.

E dobbiamo essere orgogliosi di quello che i nostri Avi sono riusciti a realizzare, anche grazie allo sviluppo arrivato in funzione degli enormi spazi e ricchezze che la "scoperta" di Colombo mise a disposizione di tutte le nazioni europee allora formate.

Questo anche se noi Italiani, purtroppo, non abbiamo saputo approfittarne, chiusi nel Mare Mediterraneo che impedì alla nostra massima potenza dell'epoca, la Serenissima Repubblica di Venezia, di proiettarsi verso l'America e le sue ricchezze, ma anche divisi come eravamo in tanti piccoli stati in guerra tra loro e condizionati dalla nociva presenza del papato a Roma.

Ma se non abbiamo avuto parte, se non residuale, dopo l'Unità, nel progresso del Mondo come Nazione costituita, il nostro ingegno, la nostra fantasia, la nostra laboriosità individuale hanno influito sulla crescita di quella che oggi chiamiamo "Civiltà" che ha aiutato il mondo intero ad entrare nel futuro.

Il 12 ottobre ci ricorda quindi quanto possiamo e dobbiamo essere orgogliosi e fieri della nostra Civiltà, della nostra Cultura, della nostra Storia, alla faccia della deriva woke. 

11 ottobre 2024

Scaduto il tempo della missione Italiana in Libano

Il Governo deve richiamare in Patria i 1200 soldati Italiani impegnati nella missione Unifil in Libano, certificando il fallimento della missione onu.

La risoluzione 1701 dell'11 agosto 2006 aveva come primo punto la missione di disarmare i gruppi armati libanesi per restituire la piena sovranità del territorio all'esercito libanese.

La funzione di cuscinetto era secondaria e doveva proteggere i terroristi di Hetzbollah, una volta che fossero stati disarmati, da attacchi israeliani .

In Libano è avvenuto esattamente il contrario.

Hetzbollah si è militarmente rinforzato, ha continuato ad accumulare armi come dimostrano le centinaia di missili che lancia quotidianamente contro Israele e il governo libanese non ha alcuna autorità.

La missione Unifil è fallita e mantenere le truppe in quelle località, oltre ad essere un costo economico equivalente ad uno spreco, mette anche a rischio le vite dei nostri militari impediti a svolgere il reale compito loro assegnato, disarmare le bande terroriste, offrendo così la legittimazione all'Idf a provvedervi per porre fine all'aggressione missilistica Hetzbollah.

La domanda resta quindi: cosa restano a fare i nostri soldati in Libano ?

A quanto pare la loro presenza si riduce ad essere scudi umani, a tutela delle bande terroriste.

Non mi sembra una missione che abbia pregio, nè alcun quartino di nobiltà.