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21 gennaio 2024

30 all'ora questione nazionale

Da bolognese vivo senza sorpresa l'ostinazione (tipica delle persone senza visione nè argomentazioni) della giunta cattocomunista che difende la scelta dell'imposizione quasi generalizzata dei trenta all'ora sulle strade cittadine.

Non mi stupisco che Lepore e i suoi si giustifichino tirando in ballo il clima, la sicurezza stradale, per finire con il ridicolo "così fan tutti" a Madrid, Londra, Bruxelles, in ciò supportati dalla stampa loro affine (Repubblica, Corriere, Stampa) che è poi quella che una volta era sintetizzata nella barzelletta dei coccodrilli che svolazzano se lo scriveva l'Unità.

Circolare incolonnati con la seconda innestata per non imballare il motore, contrariamente all'opinione degli invasati dell'ambiente, inquina di più, oltre a far consumare di più.

I (pochi) incidenti cittadini sono causati prevalentemente dalla velocità alta (realmente alta !), ben superiore al limite dei cinquanta all'ora che, se rispettato, li eviterebbe senza ridurci al trenino dei trenta all'ora e dalla distrazione dalla guida come, ad esempio, guardare continuamente il tachimetro per accertarsi di non superare il limite dei 30, perdendo di vista la situazione del traffico automobilistico e pedonale.

"Così fan tutti" era un film, un libro, un gioco da tavolo e la voglia dei cattocomunisti di uniformarsi evidenzia il loro provincialismo che deriva da una totale mancanza di progettualità autonoma.

Soprattutto se consideriamo che Londra e Madrid (non so Bruxelles perchè non ci sono mai andato) hanno una efficientissima metropolitana che a Bologna proprio i colpevoli dei trenta all'ora non vollero costruire nonostante la giunta Guazzaloca avesse ottenuto il via libera ed i fondi che la successiva giunta Cofferati disperse (o perse, semplicemente, non ricordo) altrove senza alcun effetto benefico per il traffico cittadino.

Resta quindi solo una motivazione: si impongono i trenta all'ora per affermare il proprio controllo sulla città: loro sono loro e noi non siamo nulla.

La domanda, però, è se tutti coloro che negli anni hanno votato prima Cofferati, poi per ben due volte Merola e, non paghi, hanno pure votato Lepore, capiranno che è contro il loro interesse continuare a sostenere simili sindaci, oppure se continueranno a credere che i coccodrilli svolazzino solo perchè lo scrive l'Unità (e i quotidiani che ne hanno raccolto l'eredità).

1 commento:

Nessie ha detto...

Sì, la questione dei 30 km all'ora è questione nazionale e non solo municipale. Come è nazionale la politica woke-green di Sala e delle chiusure di varie aree della città meneghina e dei costosi ecopass sui cittadini. In entrambi i casi, però non è solo questione di occhiuto controllo (anche se c'è anche questo), ma di disincentivazione ed esproprio di fatto del mezzo privato. E' a questo che puntano. Perciò, ogni ribellione è sacrosanta.